Palazzi & potere
Costituzione vecchia e nuova? Stessa leggibilità!
Lo dicono le analisi linguistiche e legimatiche della riforma costituzionale in possesso di Affaritaliani.it.
Da oltre venti anni due istituti del CNR (l'Istituto di teoria e tecniche dell'informazione giuridica – ITTIG di Firenze e l'istituto di linguistica computazionale – ILC di Pisa), hanno realizzato e utilizzato software per l'analisi della comprensibilità anche dei testi normativi.
Con tali strumenti hanno testato la leggibilità degli articoli della Costituzione sottoposti a Riforma e che saranno oggetto del prossimo referendum. Uno di questi software è Lexedit che ITTIG ha progettato, per la Camera dei Deputati, già negli anni Novanta e che ancora si può utilizzare per il controllo della leggibilità delle leggi. Lexedit calcola per l'intero testo o per singoli articoli un indice di leggibilità (l'indice Gulpease sviluppato da Tullio De Mauro). Tale indice si basa sul calcolo della lunghezza di parole e periodi (più lunghe sono le parole e i periodi e meno leggibile risulta il testo ). La lunghezza di parole e periodi non è l'unico indicatore che determina la comprensibilità di uno scritto; l'uso del lessico, della sintassi e il livello culturale e la concentrazione del lettore sono almeno altrettanto importanti. Tuttavia questi indici, come il Gulpease, sperimentati da molti anni e per molte lingue, forniscono una valutazione, non precisa, ma attendibile della comprensibilità di un testo. Gli indici di leggibilità Gulpease del testo sottoposto a referendum e di quello attuale risultano pressochè equivalenti: 46,3 il primo, 44,8 il secondo, su una scala che va da 1 (poco leggibile) a 100 (altissima leggibilità). Per entrambi i testi si tratta di valori alti rispetto a molte altre misurazioni effettuate su altre leggi. Questo conferma la buona leggibilità della nostra Costituzione, nuova e vigente, anche nella parte sottoposta a riforma che riguarda aspetti di carattere tecnico-procedurale.
Un ulteriore software che abbiamo sperimentato è il READ-IT, progettato e sviluppato da ILC CNR di Pisa. Il READ-IT è in grado di misurare ulteriori parametri che determinano la leggibilità di un testo quali la misura delle categorie morfo-sintattiche (percentuale di presenza di sostantivi, nomi propri, aggettivi, verbi ecc. nel testo); la struttura sintattica e dipendenze (presenza e numero delle proposizioni principali e di quelle subordinate), lunghezza delle proposizioni in parole, presenza degli incisi . Tale software, nato per l'utilizzo in altri contesti (per lo più linguaggio giornalistico), può tuttavia essere sperimentato per analisi dei testi di legge. Per quanto riguarda il livello di difficoltà lessicale, il software ha evidenziato un miglioramento passando da un indice di difficoltà del 68,7% (testo vigente) ad un 62,9% (testo riformato) mentre per quanto riguarda la difficoltà sintattica è risultato più semplice il testo vigente.