Ddl penale: Renzi ci ripensa e Gentiloni naviga a vista
Niente fiducia nel ddl che prevede la riforma del processo penale; per ora alla Camera al momento non è prevista alcuna blindatura e il rischio, forse voluto, è quello che l'approvazione del testo s'impantani nelle solite lungaggini e finisca su di un binario morto.
Il punto è che la riforma, tra le altre cose, include la delega al Governo sulle intercettazioni telefoniche, tema caldo degli ultimi giorni.
Da parte sua si racconta a Palazzi&Potere l'ex Presidente del Consiglio e segretario dem Matteo Renzi ha dichiarato che non intende intervenire sulle vicenda e c'è anche chi dice che la mancata blindatura del testo possa essere imputata proprio a lui: la vicenda Consip e i fatti degli ultimi giorni hanno accesso un riflettore su un decreto che altrimenti non avrebbe avuto grande rilevanza agli occhi dell'opinione pubblica.
Al di là dell'impatto mediatico quello che potrebbe preoccupare Renzi è la reazione della magistratura che non vede di buon occhio il testo di legge e di questi tempi Renzi non vuole certo irritare i magistrati, buona parte dei quali, visti i fatti, non gli sono già certo favorevoli.
Nel tutto, poi, non è secondaria la spinta degli orlandiani che invece premono per una veloce approvazione, insomma, tra incertezze e correnti anche Gentiloni naviga a vista e non osa imporsi.