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Ecco che cosa rischia adesso chi rifiuta la dose del vaccino
Ecco che cosa rischia adesso chi rifiuta la dose del vaccino
In molti stanno pensando in questi giorni di rinunciare al vaccino e tanti hanno già cancellato la prenotazione.
Atteso per oggi il parere dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, che deciderà se confermare o meno la sicurezza del siero prodotto dall’azienda farmaceutica AstraZeneca.
Se, come ci si aspetta, l’Ema darà il via libera, nei prossimi giorni verranno chiamate più persone a vaccinarsi rispetto a quelle previste inizialmente (https://www.ilgiornale.it/news/cronache/chi-rinuncia-vaccino-astrazeneca-finisce-fondo-coda-1931843.html). Un modo per cercare di recuperare il tempo perduto, mettendo anche in conto che qualcuno potrebbe non aderire. Infatti c’è il rischio reale che molte persone che verranno chiamate possano decidere di rinunciare alla somministrazione del vaccino anglo-svedese perché timorosi di ricevere l’inoculazione di quel siero specifico.
Se la sospensione di AstraZeneca, non del tutto esclusa, dovesse venire prolungata, sarebbe un gran problema per tutta la campagna vaccinale. Se invece dovesse ripartire, come riportato dal Corriere, l’idea potrebbe essere quella di scegliere, almeno per i primi giorni, la tattica di un leggero overbooking. In poche parole, verrebbe chiamato un numero superiore di persone rispetto alle dosi di vaccino disponibili, proprio perché alcune di queste potrebbero decidere di non presentarsi. Ovviamente però non si può sapere con esattezza in quale percentuale. Alla fine potrebbero anche aderire tutte. L’obiettivo che si cerca di raggiungere è quello reso noto neanche una settimana fa, ovvero di immunizzare l’80% degli italiani entro la fine del mese di settembre. In circa due settimane verrebbero così recuperate le 200mila somministrazioni perse nei quattro giorni di stop obbligato.