Palazzi & potere
Edipo rifiutava l’idea che la “colpa” fosse sua
Non fatelo sapere a Renzi, grande spettatore (e testimonial) delle miniserie tv. Eppure, la sua vicenda umana e politica potrebbe essere meglio compresa ricorrendo a Sofocle e a Edipo Re, anziché a Frank Underwood e a House of Cards.
Nella tragedia di Sofocle, com’è noto, Tebe è colpita da una terribile pestilenza. Edipo cerca la “colpa”, cerca il “responsabile”, manda il cognato Creonte dall’Oracolo di Delfi per capire…Ma ignora e rifiuta l’idea di essere lui il colpevole di tutte le disgrazie.
La cecità del potere, l’incapacità di riconoscere le proprie colpe, la ricerca di una ragione “autoassolutoria”, sono un classico di ogni epoca storica, di ogni corte, di ogni “re”.
Ma oggi, in tempi di turbopolitica, che esalta e poi divora in tempi ultrarapidi, che innalza e poi abbatte nel volgere di un biennio, quella cecità rende ancora più folli alcuni potenti.
Renzi si guardi dentro, se può, se vuole, se è in condizioni di fare davvero i conti con la sua occasione mancata. Glielo scrive un piccolo avversario leale. Ma tocca agli avversari leali dire ciò che clienti e laudatores non sanno e non vogliono confessare.
Daniele Capezzone
Deputato Conservatori e Riformisti
d.capezzone@gmail.com
@capezzone