Palazzi & potere

Elezioni 2018, par condicio: Bruno Vespa forse non potrà candidarsi. Esclusiva

Marco Antonellis

Rai, M5s: VESPA RISCHIA DI RESTARE FUORI DALLA CAMPAGNA ELETTORALE. ECCO LA NORMA "AMMAZZA-VESPA". ANTEPRIMA ESCLUSIVA

Bruno Vespa rischia di restare fuori dalla prossima campagna elettorale. A deciderlo sarebbe il nuovo contratto di servizio, che in questi giorni la commissione di Vigilanza Rai ha sotto mano e per cui sta presentando il proprio parere. A far saltare Vespa sarebbe un emendamento del Movimento 5 stelle, firmato da Alberto Airola.

Secondo la proposta dei grillini non sarebbe più possibile ricondurre sotto la testata giornalistica Porta a Porta, così facendo secondo la legge sulla par condicio Vespa non potrebbe ospitare politici in campagna elettorale. Sarebbe la prima volta dopo vent'anni, ovvero dalla nascita del programma, datata 1996.

“Nessuna discriminazione, si tratta di applicare la legge senza garantire escamotage a nessuno”, fanno sapere dal Movimento. In effetti l'emendamento – visionato da noi in anteprima – è abbastanza chiaro: “Qualora i programmi di informazione e di approfondimento informativo aventi per oggetto i temi dell’attualità politica, siano ibridati con i canoni dell’intrattenimento e con temi di attualità non pertinenti con il dibattito politico, sono considerati programmi di intrattenimento, anche ai fini della loro non riconducibilità sotto la responsabilità delle testate giornalistiche nei periodi di campagna elettorale”. Ecco la norma ammazza-Vespa.

Ma non solo. Porta a Porta sarebbe costretto durante tutto l'anno a mostrare una sovrimpressione recante la dicitura del programma. Un 'bollino' che avvisa gli spettatori che Vespa non fa informazione. L'emendamento, spiegano fonti del M5S, non sarebbe però solo per il conduttore di Porta a Porta ma riguarderebbe tutti gli spazi di approfondimento in Rai, come per esempio Che tempo che fa. Una proposta rivoluzionaria insomma. A decidere però sarà tutta la commissione di Vigilanza, e c'è da scommettere che il relatore del contratto di servizio Lupi farà il possibile – assieme al Pd – per non farla approvare.