Elezioni: Grillo blinda Cancelleri in Sicilia
Salta la mediazione con l'attivista escluso, un giudice deciderà se bisogna rivotare
«Si è passati da una storia che poteva risolversi con una telefonata alle minacce di morte».
Quando Mauro Giulivi, l'attivista grillino che rischia di far saltare la candidatura di Giancarlo Cancelleri alla Regione Sicilia, pronuncia questa frase anche l' ultimo tentativo di conciliazione è già fallito. Beppe Grillo ha scelto la strada più pericolosa per il M5S ma anche quella che gli permetterà di non retrocedere di un millimetro di fronte a futuri ricorsi, scrive la Stampa.
O almeno così spera.
La possibilità di un accordo con Giulivi c' era. Gli avvocati del comico in un primo momento erano ottimisti. Poi qualcosa è andato storto con la controparte rappresentata dall' avvocato-incubo per il M5S Lorenzo Borré. Gli umori di Grillo hanno fatto il resto. Il leader è stufo delle beghe giudiziarie ma non vuole neanche che il M5S sia permeabile a qualsiasi ricorso.
Per questo, con i suoi legali è pronto a piazzare in mano al giudice una contromossa: sostenere che in qualità di capo politico e garante è nelle sue prerogative dichiarare come legittimo il voto del 9 luglio che ha incoronato Giancarlo Cancelleri e che il tribunale di Palermo ha sospeso. Basterà?