Il Robot in redazione
«I repubblicani hanno conservato il controllo della Camera e perso solo una manciata di seggi della loro solida maggioranza. Un sorprendente ribaltone, dopo che molti leader del Gop avevano temuto perdite in doppia cifra». Attacco limpido, chiaro, efficace, anche un po' commentato, scrive la Stampa. Cosa c' è di strano, in questo pezzo che il «Washington Post» ha pubblicato sul proprio sito dopo le elezioni del novembre scorso? La firma, che non appartiene ad un essere umano, ma ad un robot di nome «Heliograf». Lo storico giornale di Jeff Bezos non è l'unico ad aver aperto le porte della redazione all' Intelligenza Artificiale. Da oltre due anni l'agenzia Associated Press usa un sistema sviluppato da «Automated Insights», che scrive migliaia di brevi articoli sulle trimestrali di aziende altrimenti dimenticate. I concorrenti della Reuters hanno «assunto» «News Tracer», un algoritmo che valuta la credibilità dei tweet, mentre il quotidiano «Usa Today» adopera «Wibbitz» per produrre brevi video, condensando il materiale contenuto negli articoli. Durante le «Convention» democratica e repubblicana dell' anno scorso, invece, il sito BuzzFeed ha lanciato «BuzzBot», un sotfware che raccoglieva informazioni da fonti impegnate sul terreno.