La Cina vuole selezionare i suoi figli
Analisi di massa sugli embrioni creati in provetta per rimuovere le anomalie
Boom per la diagnosi genetica preimpianto (Pre-implantation genetic diagnosis, o «Pgd») degli embrioni in Cina. Dopo la rimozione del divieto del figlio unico, scrive il quotidiano cattolico Avvenire, l'accesso alla fecondazione artificiale è aumentato velocemente e ha trascinato con sé la Pgd, cioè la procedura che consente di analizzare il Dna dell' embrione in vitro - con solo qualche giorno di vita -, per individuare quelli eventualmente affetti da mutazioni genetiche collegate a patologie, e scartarli, trasferendo in utero solo quelli sani.
La Pgd tecnicamente consiste in una biopsia dell' embrione, da cui si prelevano alcune cellule - un numero crescente man mano che l' embrione si sviluppa in vitro, una o due il secondo giorno, e ad aumentare fino al quinto - di cui poi si effettua lo studio del Dna.