LORENZIN SI DISTRAE E...NELLA SANITÀ SPUNTANO MINISTRI IN PECTORE
Cosa vuol fare da grande Walter Ricciardi? Candidato nel 2013 in quota Montezemolo nelle liste di Mario Monti, l'idea di mettere a frutto politicamente gli anni di presidenza all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) non dispiacerebbe al professore della Cattolica.
Sono in molti a scommettere sulla sua nuova discesa in campo. C'è anzi chi ipotizza un futuro di governo, magari al posto della Lorenzin, se ci fossero le condizioni giuste. Ricciardi non vuole sbagliare le mosse, per questo si mantiene su un piano di vigile attesa. Se il traguardo fosse davvero il Ministero della Salute, il primo concorrente sarebbe il dinamico deputato Dem, ex assessore regionale della Toscana, Federico Gelli, oggi conosciuto dagli addetti ai lavori per la legge sul rischio clinico (a forte impatto sul promettente business delle assicurazioni).
Gelli ha messo a segno un piccolo risultato clamoroso portando di recente Enrico Desideri, direttore dell'Asl di Arezzo alla presidenza della "Fondazione Sicurezza in sanità". Nata in epoca di facili connubi tra pubblico e privato, la Fondazione vivacchiava da tempo senza strategia. Ora, grazie alla legge Gelli, ha ritrovato la forza della sua missione originaria. La Lorenzin non se n'è accorta, ma forse neppure Ricciardi.
Il 20 luglio, nella prestigiosa sala Pocchiari dell'Istituto, una trentina di relatori (tra cui ovviamente Gelli) animeranno il primo convegno della Fondazione a guida Desideri: nel programma, guarda caso, colpisce l'assenza sia di Ricciardi che della Lorenzin.