Palazzi & potere
Rai, resiste il patto d'acciaio Lega-5Stelle: Foa e Salini blindatissimi
Rai, resiste il patto d'acciaio Lega-5Stelle: Foa e Salini blindatissimi
La Commissione di vigilanza di ieri ha mostrato ancora una volta che a Viale Mazzini resiste il blocco di ferro M5S e Lega, che difende Foa e Salini. "Se cade uno, cade l'altro" spiega una fonte accreditata. E ieri la proposta di mettere ai voti una mozione di censura per il Presidente Foa (proposta dalla Borioni, la rappresentante vicino al Pd e da Laganà, eletto dai dipendenti Rai) è stato affossata dagli altri consiglieri e avallata dall'Ad Salini. "Appunto, il blocco Lega, 5Stelle e Fratelli d'Italia - dicono dal Pd- Non si capisce allora per i grillini hanno chiesto e ottenuto un riequilibrio in tutte le aziende partecipate dello Stato in questo ultimo giro di nomine ma in Rai resti tutto così com'è. Enel ed Eni sì e Rai no? ". Ieri è stato posta anche la questione del rientro di Gerardo Greco a Rai Due. Soprattutto pesa che molti giornalisti (Orfeo, Montanari e Vianello) siano da mesi a spasso ed invece la Rai faccia contratti fuori. Salini ha detto di non sapere nulla della vicenda, quando invece la mattina prima del consiglio risulta ci sia stata una riunione molto importante proprio tra i vertici Rai per parlare della vicenda.
Ecco in esclusiva per Affaritaliani un estratto del documento presentato ieri in Cda dai consiglieri Laganà e Borioni:
Il 24 Marzo u.s. il Presidente della Vigilanza RAI, in accordo con l’ufficio di Presidenza integrato dei Gruppi della Commissione ha inviato una lettera molto importante sotto il profilo dei contenuti e delle indicazioni all’Amministratore Delegato e Presidente RAI. Ne veniamo a conoscenza parziale il giorno successive attraverso organi di stampa e messaggi informali. Il 28 marzo gli scriventi consiglieri producono una richiesta ufficiale al Presidente RAI e AD di poter visionare la lettera stessa. Solo il primo aprile riceviamo la lettera a firma della Vigilanza a firma Barachini Prot n°168 Comm/RAI che il Presidente non ha ritenuto di essere oggetto di discussione o informativa durante il Cda del 5 aprile u.s. stante l’importanza delle richieste e dei contenuti della missiva.Il giorno 11 aprile sempre il Presidente della commissione di Vigilanza RAI dott. Barachini, invia una lettera indirizzata al Presidente e all’AD di sua iniziativa personale, senza sentire l’ufficio di presidenza, tantomeno i capi gruppo della Commissione una lettera in cui chiedeva in modo imperativo un riequilibrio informativo e il diritto di replica ad alcune forze dell’opposizione dopo la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte trasmessa da RAI il giorno precedente.Dopo aver appreso, sempre a mezzo stampa, dell’esistenza di questa fantomatica lettera, gli scriventi inviano il giorno 11 aprile una richiesta di CDA straordinario sul tema con richiesta di visione del contenuto della missiva. Non ricevendo nessuna risposta, il giorno 13 aprile rinnoviamo la richiesta di poter visionare la lettera a Presidente e AD. Anche questa volta senza avere nessun tipo di risposta.Solo il giorno 14 aprile u.s, alle ore 19 e 30 viene “gentilmente” concesso di visionare la lettera a tutto il Cda e collegio sindacale, in ogni caso dopo che la stessa lettera era stata già ampiamente diffusa attraverso canali non ufficiali presumibilmente veicolata dalla stessa vigilanza alle ore 15 e 30 circa. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione non è organo monocratico, ma ha anche funzione di garanzia circa la parità di informazione di tutti i consiglieri. Su tali presunte violazioni di legge e regolamento chiediamo che il Collegio Sindacale – con ogni possibile e cortese urgenza - si esprima per i profili di competenza. Nel corso dell’audizione in Commissione di Vigilanza Rai del 21/4, si è difesa la scelta di non trasmettere la lettera ai consiglieri di amministrazione perché si esula dalla “cogestione”. Non di cogestione si tratta, ma di omessa “informativa” nei riguardi dei consiglieri che gli stessi potessero far pervenire, anche solo per le vie brevi, le loro considerazioni di merito su un tema peraltro sul quale il Cda – come detto - deve esercitare le sue funzioni di vigilanza e controllo: l’equilibrio informativo tra le diverse forze politiche e pluralismo. Un conto infatti è cogestire, ovvero prendere anche decisioni insieme nelle modalità deliberative di un Consiglio di Amministrazione, e altro è omettere anche solo la mera informativa nei riguardi dei consiglieri Cda su temi su cui sono competenti ad esprimersi.Non possiamo infine non ricordare l’omessa informativa e l’opacità gestionale riguardo la nomina del nuovo segretario del Prix Italia, nemmeno comunicata durante il consiglio di amministrazione tenutosi il giorno prima della cerimonia di nomina tenutasi in Sala Arazzi.