Palazzi & potere
Stop dei pm di Roma: il Noe voleva perquisire il padre di Renzi
L' imbarazzo del Csm, che osserva una vicenda «molto grave e allarmante» ed è pronto a intervenire, e il nuovo veleno a mezzo stampa, che racconta un altro pezzo, forse l' origine, dello scontro ormai insanabile sul campo di battaglia dell' inchiesta Consip. Una vicenda che rischia di travolgere l' intera indagine e i suoi protagonisti, srive il Messaggero.
Da una parte la procura di Roma, dall' altra quella di Napoli e il Noe dei carabinieri, che ormai sembra aver assunto un ruolo autonomo dai pm che gli avevano dato fiducia: i militari volevano perquisire Tiziano Renzi, ma i pm della Capitale, l' 1 marzo, al momento dell' arresto dell' imprenditore Alfredo Romeo, ordinano che venga controllata solo l' abitazione dell' imprenditore Carlo Russo. Il quotidiano La Verità, ieri in edicola, ricostruisce così il momento in cui lo scontro diventa aperto.
Il Consiglio superiore della magistratura, intanto, «continua a seguire con attenzione le vicende legate all' inchiesta Consip per valutare se ci siano margini per un proprio intervento», si legge in una nota ufficiale. Di fatto, la prima commissione di palazzo dei Marescialli rivaluta la possibilità (esclusa lo scorso aprile dal comitato di presidenza) di aprire un' istruttoria per incompatibilità ambientale nei confronti di Henry John Woodcock. I dubbi riguardano la condotta colposa, l' unica di competenza della commissione.