Torna l’asse Roma-Madrid; dopo Alfano è l'ora di Grasso e Gentiloni
Rilancio in grande stile delle relazioni tra paesi latini. E D'Attorre...
Torna l’asse mediterraneo italo-spagnolo. Chiusa l’estenuante crisi politica in Spagna e costituito il nuovo esecutivo italiano a guida Gentiloni, è di nuovo tempo di primavera fra le sorelle latine. Il rilancio delle relazioni, dopo i dieci mesi di ibernazione politica a Madrid – con governo e parlamento paralizzati – è iniziato a Natale con la missione del nuovo titolare della Farnesina Angelino Alfano nella capitale spagnola. Ora il ritmo dell’avvicinamento si accelera, con i rappresentanti delle più alte cariche dello Stato – il presidente del Senato Pietro Grasso, il premier Paolo Gentiloni e il capo dello Stato Sergio Mattarella – tutti in missione a Madrid nel giro di 20 giorni.
“Su questioni chiave, come difesa europea, Unione Bancaria, politiche fiscali, migrazioni, Mediterraneo, Africa e Medio Oriente, è necessaria una stretta alleanza italo-spagnola”, ha affermato ieri, molto chiaramente, Grasso in conclusione della sua missione spagnola.
Ma non è solo l’establishment dei due Paesi a muoversi. Emergono, infatti, ponti anche tra nuove famiglie politiche. E’ da sottolineare in questo senso la missione internazionale di uno dei leader di Sinistra Italiana, Alfredo D’Attorre, a Madrid per rafforzare i rapporti con il movimento anti-austerità Podemos. Rilevante il fatto che D’Attorre sia stato l’unico esponente della sinistra italiana ad essere invitato a un convegno internazionale organizzato da Rete MMT sui temi del lavoro e delle politiche economiche, al quale hanno partecipato non solo l’economista statunitense Pavlina Tcherneva (consigliera economica di Bernie Sanders), ma anche Manuel Monereo (parlamentare di Podemos) e Nacho Alvarez (economista e membro della Direzione di Podemos). Insomma, si stringe il cerchio tra le sinistre europee.