Clandestini, il capo della Polizia gela il Pd
"Probabilmente è preferibile che venga riformato con un meccanismo che renda più agevole la gestione degli immigrati quando transitano per i nostri confini in maniera illegale". Lo ha detto, a proposito del reato di clandestinità, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, oggi a Palazzo Vecchio per visitare la mostra di immagini del calendario della Polizia.
Il capo della polizia ha specificato che "la legge va bene ma può essere migliorata". "Allo stato attuale non è un grande problema", ha aggiunto Pansa. La questione centrale, ha spiegato, è l'intasamento delle procure.
"L'episodio di Colonia onestamente mi preoccupa solo per il rischio emulazione": lo ha detto il capo della polizia, Alessandro Pansa, rispondendo oggi alle domande dei giornalisti in occasione della visita alla mostra, organizzata in Palazzo Vecchio, delle immagini del calendario 2016 della polizia di Stato. Pansa ha sottolineato che comunque "la vigilanza sul territorio continua a essere sempre molto rafforzata".
"Siamo particolarmente attenti a questo fenomeno e anche quello che è accaduto a Firenze è messo nella massima attenzione per verificare di che si tratta. Il tema della violenza di genere da parte della Polizia di Stato è un tema particolarmente sentito. Da tempo abbiamo istituito delle sezioni specializzate e seguiamo il fenomeno con un osservatorio specifico": lo ha detto il capo della polizia, Alessandro Pansa, oggi a Firenze, rispondendo ad una domanda sulla morte della trentacinquenne americana trovata strangolata nella sua casa in Oltrarno. "Purtroppo - ha aggiunto Pansa - il tema dello stalking e della violenza di genere oltre che essere un problema di sicurezza è un problema culturale, sul quale dobbiamo lavorare molto. Anche per questo con il nostro Osservatorio, anche con un circuito che abbiamo realizzato attraverso l'organizzazione delle squadre mobili e delle sezioni anticrimine, cerchiamo di portare questo messaggio anche nelle scuole, perché partendo dalle scuole si riuscirà ad apprezzare un po' meglio i meccanismi di democrazia anche nei rapporti di genere".