Politica
Centrodestra, Santanchè: Parisi? Non è più il tempo degli auto-proclamati
"Cominci a fare un'analisi molto umile della sua sconfitta a Milano"
"Tutti possono dare una mano, anche lui. Se però comincia a fare un'analisi molto umile della sua sconfitta a Milano. Di come i movimenti politici gli hanno consegnato delle macchine perfette nell'organizzazione e di come poi oggi lui non è il sindaco di Milano. A me piacciono i modelli vincenti". Daniela Santanché, parlamentare di Forza Italia, intervistata da Affaritaliani.it, commenta così l'annuncio di Stefano Parisi. "Deve fare un'analisi con assoluta umiltà e capire perché oggi non è il sindaco di Milano. E poi dico chiaramente che è finito il tempo sia degli auto-proclamati sia dei proclamati. Quella è una strada chiusa che non si aprirà più, né nelle auto-proclamazioni né nelle proclamazioni. Tutti i giorni insistiamo su questa sospensione della democrazia e personalmente non la vorrei attuare anche nei movimenti politici".
Quanto accaduto al Senato sulle intercettazioni di Berlusconi e delle olgettine è un riavvicinamento tra voi e Renzi?
"Non lo so se è un ritorno di dialogo tra Berlusconi e Renzi. L'ho visto come un atto di civiltà. Sono ben contenta che aumentano le persone che pensano che l'abuso delle intercettazioni sia una cosa non degna di un Paese civile. La 'vita degli altri' è un film meraviglioso ma sappiamo bene che cosa rappresentava".
Toti ha perso potere nel partito perché troppo leghista. Vero?
"Non c'è nessuno che aumenta o perde. Ognuno di noi fa del suo per continuare a far sì che il nostro movimento politico sia il più corposo possibile e per costruire insieme delle alleanze. Non c'è chi va giù e chi va su".
E' vero che Berlusconi a settembre azzera tutte le cariche in Forza Italia?
"Non sono un'appassionata di cariche o di galloni sul petto, per cui Berlusconi può fare tutto quello che ritiene più opportuno. Sono dell'idea che certamente bisogna fare e muoversi in maniera forse un po' diversa rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora, ma soprattutto bisogna mettere insieme il Centrodestra. Poi sono tutti galloni e medaglie che non fanno la differenza tra la gente e che interessano a poche decine di persone".
E' contenta che Cairo ha vinto la battaglia per il controllo della Rcs?
"Sì, sono contenta perché ritengo che Cairo sia un vero editore e che nessuno possa fare meglio di lui".
Quindi l'epoca di Mediobanca è finita...
"E' finita l'epoca di chi immagina i giornali come potere e non come prodotto. Di chi immagina che i giornali servano come strumento di potere e non che siano prodotti che devono stare sul mercato".
Chi vorrebbe come direttore del Corriere della Sera?
"Sono certa che Cairo saprà scegliere molto bene".
E Della Valle?
"Farà il suo, come Cairo. Cairo ha vinto e quindi...chi vince comanda".
Cosa pensa del salvataggio di Monte dei Paschi?
"Mi sarei stupita del contrario, è la banca loro. Siedono a Palazzo Chigi...ne hanno fatte di ogni prima e figuriamoci se adesso non salvano ciò che gli appartiene".