Politica
Patuanelli: "La Tav e l’informazione drogata? Il sistema si autoprotegge"
Il j'accuse del capogruppo al Senato del M5S Stefano Patuanelli nei confronti dello storytelling dei media. La videointervista del direttore di Affaritaliani.it
“Perché non si riesce a cambiare l’agenda italiana che ruota intorno alla Tav? Lo storytelling è quello delle cose che dividono e non quello delle cose che uniscono le due forze di governo. Credo che sia molto più importante parlare di altre cose come dell’importantissimo piano di protezione del Paese, ProteggItalia, perché il dissesto idrogeologico è un tema fondamentale e noi investiamo 11,3 miliardi in tre anni, ma non c’è nessuno che parli di questo piano che si aspettava da tantissimo tempo”. Lo dice al direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino il capogruppo al Senato del M5S Stefano Patuanelli, intervistato durante la seconda edizione del "Villaggio Rousseau", la scuola politica del M5S quest'anno dedicata alle elezioni europee di maggio, una due giorni di lavori, organizzata dal presidente dell'associazione Rousseau Davide Casaleggio.
“Quando si parla dei risparmiatori truffati dalle banche - aggiunge Patuanelli - si mettono in luce problemi tecnici di emanazione dei decreti, ma non si mette in luce il fatto che abbiamo messo 1,5 miliardi per chi è stato truffato dagli istituti di credito. Risposte che questo Paese aspettava da tantissimi anni, come ad esempio l’anticorruzione”.
E cioè?
“Questo Paese non aveva un’anticorruzione ed è diventato il Paese all’avanguardia nella legge contro questa piaga”.
La settimana scorsa, poi il voto di scambio…
“Certo, poi il Ddl sulla riduzione del numero dei parlamentari ha fatto la prima lettura, il Reddito di cittadinanza, le politiche attive sul lavoro, tutti temi che stiamo affrontando, che sono nel contratto di governo e che stanno a cuore al M5S, come anche il referendum propositivo. Temi che abbiamo messo subito sul tavolo in pochi mesi, ma il dibattito si è sviluppato solamente attorno a un buco nella montagna (la Tav, ndr)”.
Perché l’agenda punta altrove? Cosa c’è sotto?
“Perché il sistema si difende. Il M5S e la Lega sono due forze anti-sistema che stanno cercando di cambiare profondamente questo Paese, mettendo al centro i problemi dei cittadini e il miglioramento della loro qualità della vita. Intendimento che era il cuore del nostro programma di governo. Mentre il sistema si protegge, cercando di dividere le due forze politiche che sono a Palazzo Chigi in questo momento”.
Anche i giornali e le televisioni?
“Certamente, anche l’informazione fa parte del sistema. Quando leggo i titoli dei principali quotidiani nazionali rispetto a quello che stiamo facendo al livello parlamentare, da un punto di vista mi vien da ridere, dall’altro mi arrabbio un po’, perché ad esempio non è possibile che il giorno dopo la presentazione del ProteggItalia da parte del presidente del Consiglio, l’unico giornale a parlare di questo imponente piano anche infrastrutturale sia stato solamente il Sole 24 Ore con un trafiletto in quinta pagina”.
Anche Affaritaliani.it ne ha scritto, pubblicando il testo integrale del decreto…
“Parlavo dei quotidiani cartacei”.
Come ovviare a questo problema?
“Dobbiamo essere un po’ più bravi ad andare fra le persone e ad organizzare eventi per spiegare quello che stiamo facendo. La comunicazione social che facciamo è sempre di buon livello, ma siamo consapevoli che tutto sommato vengono esacerbate le difficoltà in cui ogni tanto ci troviamo ad affrontare con la Lega e che c’è un disegno che vuole interrompere questa esperienza di governo, mentre noi vogliamo andare avanti altri quattro anni”.
Continua a guardare qui sotto la videointervista del direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino al capogruppo al Senato del M5S Stefano Patuanelli