Politica
Pd, l'eurodeputato Smeriglio se ne va: "Partito a trazione Nato e senza idee"
L’eurodeputato vicino a Bettini abbandona i dem
Smeriglio lascia il Pd: "Primarie abolite, non hanno le idee chiare"
"Bisogna avere idee chiare, posizioni nette. A partire dall ’Europa, che deve essere a trazione indipendente, non atlantica. Nel Pd non c’è stato un dibattito e un cambio di posizione, né sul conflitto ucraino, né su quello mediorientale, ne sul massacro di Gaza”. Massimiliano Smeriglio, parlamentare europeo indipendente eletto nel Pd, ex vice di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio e uomo molto vicino a Goffredo Bettino, spiega in un'intervista a Il Fatto Quotidiano la sua decisione di lasciare la delegazione dem a Strasburgo.
Smeriglio spiega: "Sull’Ucraina, non ho dubbi sulla volontà imperiale della Russia, ma il problema è il ruolo dell’Europa, che è politicamente subalterna alla Nato. E io tra atlantismo ed europeismo, scelgo l’europeismo. Per quel che riguarda il Medio Oriente, è evidente che il 7 ottobre c’è stata una tragedia immane, ma quel che è successo dopo va inquadrato in una prospettiva di verità: l’Europa non riesce a farsi carico di quel che succede oggi in Palestina, anche per una cattiva coscienza rispetto all’Olocausto".
Critiche anche alla gestione di Schlein: "Io sono uno di sinistra transitato nel Pd attraverso Piazza grande, il movimento che doveva cambiare le forme di quel partito ed è finito malamente con le dimissioni inspiegabili di Zingaretti. C’è stata una piccola coda con le Agorà di Letta, poi non è successo nulla, a parte il fatto che sono state abolite le primarie per scegliere sindaci e presidenti di Regione a favore dei caminetti. Bisogna fare i conti con quel che è successo materialmente quest ’anno". Ora Smeriglio guarda con attenzione a Europa Verde e Sinistra Italiana.