Politica

Pd, il silenzio e la rassegnazione di Bersani

Il silenzio di Bersani come si spiega? È un segnale di impotenza, rassegnazione, stanchezza

Di Ernesto Vergani

E il silenzio di Pier Luigi Bersani? I commentatori: “Così il Pd si fa male”, “Stanno sbagliando tutti”. Il silenzio dell’ex segretario come si spiega? È  un silenzio  né eloquente, né roboante, né rumoroso (troppo facile). Più probabile che sia un segnale di impotenza, rassegnazione, stanchezza.

Del resto si guardi anche con ironia. In ordine non cronologico, alfabetico, con l’impossibilità della completezza. Gianni Cuperlo - che è un letterato - ha parlato di “alba della sinistra”. Massimo D’Alema aveva detto subito che non sarebbe intervenuto all’Assemblea. Michele Emiliano è stato accusato di essere poco chiaro, doppiogiochista (ovvio nel senso positivo, politico/retorico, tattico del termine). Guglielmo Epifani ha affermato che le regole congressuali le fa la Commissione del Congresso  non la Direzione (e in effetti Matteo Orfini si è affrettato a replicare che sì, ci sarà la Commissione). Piero Fassino è stato richiamato dal presidente dell’Assemblea Orfini per tre volte (dopo il primo richiamo sonoro, colpi alla base del microfono?, “Ho finito”, si è irritato Fassino). Dario Franceschini sostiene che il partito è proprietà del popolo del Pd non dei dirigenti. Enrico Letta scrive da Parigi su Facebook che  non può finire così. Orfini ha guardato negli occhi Emiliano come per capire se è sincero (e d’altronde già nei giorni scorsi era stata pubblicata una foto con Matteo Renzi che guarda negli occhi Emiliano come ipnotizzandolo). Il ministro Andrea Orlando si è dichiarato disposto a essere lui il segretario-sintesi che evita la scissione.  Renzi è tornato per inerzia. Enrico Rossi, come l’alunno che rincasato da scuola fa subito i compiti (il che è segno di serietà), ha detto che la “Cosa Rossa” appoggerà il Governo e si è affrettato a riconsegnare la tessera dove l’aveva presa. Roberto Speranza ha detto che il candidato è lui. Walter Veltroni è ricomparso. Pier Luigi Bersani - i bersaniani hanno annunciato che non parteciperanno alla Direzione di domani -  non si è visto né sentito. Probabilmente non sa che cosa fare per evitare la scissione. Non vede vie d’uscita. È rassegnato.