Politica

Renzi in TV: ma quale Piero Angela? Il suo programma sarà contro Salvini

Marco Zonetti

La trasmissione dell'ex premier sulle bellezze di Firenze parlerà del passato ma si riferirà alle politiche attuali del ministro dell'Interno

Matteo Renzi in Tv contro Matteo Salvini. No, l'ex premier ed ex segretario Pd non parteciperà a un talk show per attaccare il vicepremier e ministro dell'Interno, in realtà si è inventato un espediente geniale per fare propaganda politica antigovernativa da protagonista assoluto.

Come? Semplice, attraverso il programma televisivo di cui presto sarà il conduttore, complici gli auspici del potentissimo  Lucio Presta, press agent dei divi più quotati dello spettacolo italiano. Ma, qualcuno si starà chiedendo, il tanto strombazzato nuovo progetto televisivo di Renzi non doveva essere un format "à la Piero Angela" (si parva licet) e parlare delle bellezze di Firenze?

Certo che sì, ma come scrive Emilia Patta sul Sole 24 ore: "Il senso della serie tv non è questo. O almeno non solo questo, dal momento che ci saranno anche informazioni sulle opere d’arte e sui monumenti. «Questo progetto parte da un’esigenza civile. Firenze diventa Firenze perché scommette sull’apertura contro il protezionismo, perché accoglie gli stranieri e protegge gli ultimi, perché investe sulle periferie e sull’inclusione sociale», spiega Renzi a chi in questi giorni gli chiede informazioni sulla serie tv. Insomma, è un lavoro sui valori e la cultura contro la superficialità e gli slogan dei politici al potere oggi".

E l'ex primo ministro sottolinea ancora: «Anche attraverso la valorizzazione della storia e della cultura, in questo caso del Rinascimento, sottolineiamo la nostra alterità ai populisti. Il racconto della Firenze “aperta” attraverso personaggi storici come Caterina de’ Medici e Leonardo da Vinci è in un certo senso una risposta a Salvini che gioca sulla paura».

In altri termini, stando a quanto egli stesso dichiara, la trasmissione di Renzi sarà uno spazio politico travestito da programma divulgativo. L'idea è senz'altro brillante, un "tiro birbone" tipico del personaggio, ma bisogna vedere quale sarà il gradimento dei telespettatori e quanto pagherà in termini di ascolti.  Considerando la scarsissima popolarità di cui oggi gode l'ex enfant prodige della politica, soppiantato da leader di governo più giovani e attualmente in luna di miele con gli italiani, si tende a dubitare che il progetto avrà il successo sperato. E se, dopo il naufragio in politica, Renzi dovesse anche fare flop in Tv, gli resterebbe soltanto un futuro da semplice, stavolta sì, senatore e conferenziere di prestigio. Sempre che il vulcanico aspirante rottamatore finito rottamato, più volte tacciato di godere di uno smisurato ego, possa accontentarsi di un ruolo così "marginale".