Pensioni rivalutazione, 153 euro in più al mese da gennaio 2023
Pensioni rivalutazione: quanti soldi in più da gennaio
Ogni anno le pensioni vengono adeguate all’aumento del costo della vita registrato dall’ISTAT, quindi aumentano al crescere del costo della vita. Questo viene definito meccanismo di “perequazione” delle pensioni, ovvero la rivalutazione dell’importo pensionistico legato all’inflazione.
Già tra ottobre e novembre, come vi spieghiamo in questo focus, il MEF era intervenuto sulla perequazione anticipando in parte questo adeguamento per aiutare i pensionati ad affrontare il caro vita alle stelle dell’ultimo trimestre 2022.
La legge di Bilancio interviene su questo meccanismo premiando i trattamenti al minimo (chi prende una pensione minima o comunque bassa, fino a 2100 euro, ossia fino a quattro volte il minimo) e solo per questi pensionati mantiene la rivalutazione piena del 7,3% nel 2023. Invece taglia progressivamente gli adeguamenti per gli assegni superiori a questa soglia. Gli aumenti, in forza della rivalutazione pensioni dal 2023, segue quindi queste percentuali:
100% per chi percepisce una pensione fino a 4 volte il trattamento minimo INPS, ovvero pari a circa 2.100 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari a +7,3 %.
80%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 5 volte il minimo, ovvero tra 2.100 e 2.625 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +5,84 %;
55%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 6 volte il minimo, ovvero tra 2.626 e 3.150 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +4,01 %;
50%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 8 volte il minimo, ovvero tra 4.201 e 5.250 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +3,65 %;
40%, per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 10 volte il minimo, ovvero tra 4.201 e 5.250 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +2,92 %;
35%, per chi percepisce una pensione superiore a 10 volte il minimo, ovvero oltre a circa 5.251 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari al +2,55 %.