Politica
Premierato, clamorosa bocciatura di Pera: "Pasticcio, Meloni lo riscriva"
Il senatore di Fratelli d'Italia: "Testo confuso, neanche chi l'ha scritto riesce a capirlo"
PREMIERATO, PERA: "UN PASTICCIO INACCETTABILE, MELONI E LEADER LO RISCRIVANO"
"Questo non è premierato, questo è solo un pasticcio, spero che Meloni e gli altri leader lo riscrivano" perché "siamo di fronte a un testo inaccettabile". Marcello Pera, ex presidente del Senato, ora eletto a Palazzo Madama con Giorgia Meloni, spara a zero sul 'nuovo' testo, uscito ieri dal vertice di maggioranza. In una intervista all'AdnKronos sottolinea: "Siamo di fronte a un testo così confuso, scritto così male che nessuno riesce a capirlo, neanche chi lo ha scritto".
Poi entra nel merito degli emendamenti, sulla cui stesura ha inizialmente affiancato il presidente della Commissione Affari Costituzionali Alberto Balboni, che del testo è relatore per Fdi, a partire dal tema caldo del secondo premier. "E' un passo indietro, un enorme passo indietro, questa norma anti-ribaltone", si affretta a dire. "Ma c'è di più -sbotta l'ex presidente del Senato- già il premier eletto è un problema: cioè c'è un presidente 'eletto' la domenica che il lunedì diventa già presidente 'incaricato', c'è una differenza non da poco" siamo di fronte a "una cosa che non esiste neanche nella Costituzione attuale". E anche il riferimento alla legge elettorale nella Costituzione, sebbene sia stato sfumato, non convince. E sulla possibile sfiducia al secondo premier? "Bella domanda -risponde Pera- se viene sfiduciato pure lui si vota, si vota... Ma veramente neanche questo si capisce...".
Bocciato pure l'emendamento all'art. 4 dove si legge che la "revoca della fiducia" al premier avviene "mediante mozione motivata da parte di una delle due Camere". "Ma cos'è questa cosa?", si domanda Pera: "Come è pensabile che la maggioranza faccia una mozione motivata per sfiduciare il suo premier?". Non ci sono critiche invece per altre parti modificate. In linea con il premierato aver aggiunto tra i poteri del premier anche quello di revoca dei ministri: "Questo per me va bene", dice Pera. Bene pure il limite dei due mandati pieni per il capo del governo eletto ("E' una cosa che si può accettare"). Adesso si attende il via libera dei leader, il tavolo con Meloni, Salvini e Tajani: "Sono in curiosa attesa, voglio capire come ne escono. Spero che lo correggano, perché così com'è non è proprio digeribile", conclude il senatore di Lucca.
BALBONI: "CRITICHE PERA? ANCHE LUI HA SCRITTO EMENDAMENTI..." -
"Ho un grandissimo rispetto del Presidente Pera, mi ha aiutato a scrivere gli emendamenti e se mi ha aiutato a scrivere gli emendamenti... allora è un'autocritica questa, non lo so...". Intervistato dall'AdnKronos, Alberto BALBONI, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, prende atto delle nuove critiche di Marcello Pera, senatore di Fdi che con lui, negli ultimi giorni, ha provato a limare gli emendamenti al ddl sul premierato, in visto del deposito di lunedì prossimo. "Le riserve del Professor Pera c'erano prima e restano dopo -sottolinea- non è che lui contesta l'emendamento perché è scritto male, ma contesta il fondamento della legge che lui non condivide". "Parliamoci chiaro, Pera non è d'accordo sull'elezione diretta del premier, questa è la verità. Io ho in mano un disegno di legge in cui c'è scritto 'elezione diretta del Presidente del Consiglio', posso cambiare tutto, ma non l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, è la cosa scritta nel titolo della legge, altrimenti prendo la legge e la butto nel cestino, faccio prima", conclude il senatore di Ferrara.