Politica
“Quel pasticciaccio brutto di Bari Vecchia”: Emiliano smentisce la smentita
Incredibili gli sviluppi della vicenda Emiliano-Decaro: in un Paese normale si sarebbero dimessi entrambi
“Quel pasticciaccio brutto di Bari Vecchia”. Emiliano non lascia e raddoppia: conferma che c’era anche Decaro
La vicenda di Michele Emiliano si complica e non accenna a sgonfiarsi. Citando Carlo Emilio Gadda la potremmo chiamare “quer pasticciaccio brutto de Bari Vecchia”. (Ne avevamo parlato ieri qui) . Tutto nasce sabato scorso dal fatto che il Presidente della Regione Puglia vuole dare una mano al suo protetto e cioè il sindaco di Bari Antonio Decaro. L’antefatto è l’arresto di 130 persone e la conseguente proceduta del ministro Piantedosi per un eventuale commissariamento del Comune di Bari, tutto secondo la legge.
Sabato Decaro chiama la piazza e viene organizzata una manifestazione di 10.000 persone pro sindaco e contro lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, cosa mai vista, ed è in quella occasione che Emiliano, con fare paternalistico di chi i problemi li sa risolvere, mette una mano sul braccio del sindaco e racconta di quando Decaro era assessore nella sua giunta ed era stato minacciato per voler mettere la ztl a Bari Vecchia. Allora lui, Emiliano, lo portò ad incontrare la sorella del boss di zona per metterlo in sicurezza, diciamo così, invece di denunciare tutto alle Autorità, come avrebbe dovuto fare a maggior ragione un ex magistrato.
LEGGI ANCHE: Bari, Emiliano: "Io dalla sorella del boss? Il codice penale non basta..."
Inizialmente Decaro è commosso e pare grato del racconto dell’amico. Dopo poche ore però si accorge che la storia non è esattamente edificante per lui e smentisce tutto dicendo che il suo amico non si ricorda bene e lui, sindaco anti – mafia sotto scorta, non c’ha niente a che fare con queste cose e soprattutto con sorelle dei boss. Intanto la polemica monta sui social. Qualche ora dopo esce fuori una foto di Decaro abbracciato con un’altra sorella del boss e ad una sua giovane nipote. A quel punto la questione si complica ulteriormente perché il sindaco è costretto a dire che sì, forse l’ha incontrata ma non in casa, bensì sulla pubblica via, come se il luogo avesse importanza. Nel frattempo Emiliano a passare per rimbambito non ci pensa per niente e dice che lui ricorda bene ed è Decaro a ricordare male: la sorella del boss l’hanno veramente incontrata a casa. Così chi pensava che Emiliano facesse marcia indietro è servito.
Sul Corriere della Sera il presidente della Regione Puglia insiste e raddoppia: “Io questo fatto di quando con Decaro andammo dalla sorella di Capriati dopo che lui era stato minacciato per la chiusura al traffico di quel pezzo di Bari vecchia l’avevo già raccontato mille volte, senza che nessuno ne rovesciasse il senso com’è stato fatto nelle ultime ore. Alcune di queste volte l’avevo raccontato anche alla presenza di Antonio, che non aveva avuto nulla da eccepire… Ora, per carità, sono pure passati diciotto anni, non posso pretendere che altri abbiano la memoria che ho io. La sorella di Capriati conosceva benissimo me, come sindaco ma anche come magistrato che aveva spedito il fratello all’ergastolo; Antonio non lo conosceva, non l’aveva mai visto prima, per lei era un assessore come un altro e oggi forse non riconosce nel sindaco di Bari la persona che aveva visto con me allora...”.
Però poi su la Repubblica alle ore 20.41 del 25 marzo esce un’altra intervista dal titolo: Michele emiliano: “Con Decaro dalla sorella del boss? Possibile che lui non ci fosse. La Procura non avrebbe potuto fare nulla”. Dunque siamo alla smentita della smentita della smentita, in un incredibile siparietto che si sta avvolgendo su sé stesso, pensando che gli italiani siano tutti stupidi. Ed in effetti, in serata di ieri, è uscito dagli anfratti magici di Internet anche una registrazione di una intervista a TeleNorba in cui Emiliano raccontava le stesse identiche cose che ha raccontato sabato scorso e Decaro è stato zitto. La vicenda è così incredibile che qualcuno pensa anche che si tratti di fuoco amico, anche perché i giornali di sinistra cominciano a parlare finalmente di “pasticcio”. La Stampa titola: “Così Emiliano e De Luca fanno lo sgambetto al Pd” (che non se ne accorge, aggiungiamo noi). L’improvvida Elly Schlein invece che scaricare rapidamente i due tenta di difenderli. Resta una vicenda incredibile, tipicamente italiana, la cui unica conclusione degna sarebbe la dimissione sia del sindaco di Bari che del presidente della Regione Puglia.