Politica
Radio Padania chiude? "Falso. A Il Giornale sono gufi, come Renzi"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Salvini "archivia" Radio Padania, titola in prima pagina Il Giornale della famiglia Berlusconi. Che cosa sta succedendo? Davvero la voce della Lega Nord chiude? "Succede che Il Giornale è entrato a far parte della categoria dei gufi, come direbbe il loro alleato Renzi", ironizza Alessandro Morelli, salviniano doc e soprattutto direttore di Radio Padania, intervistato da Affaritaliani.it. "Ovviamente non è assolutamente vero. Anzi, essendo la nostra radio l'unica voce autorevole e anche ufficiale della Lega Nord il movimento ha bisogno di mantenerla in vita".
Ma perché continuate a chiamarvi Radio Padania anche ora che è nato NoiConSalvini e siete di fatto un partito nazionale? "Radio Padania è uno strumento della Lega Nord. Quando e se ci sarà la necessità di avere uno strumento per NoiConSalvini, che per ora è solo un'associazione, si valuterà cosa fare e come divulgare il messaggio. Oggi esiste la Lega Nord e non a caso la radio è in Via Bellerio".
Resta il fatto che l'attacco è arrivato proprio da Il Giornale della famiglia Berlusconi, un vostro alleato. Come se lo spiega? "Sono basito soprattutto dai modi. Affaritaliani.it ha fatto cosa buona e corretta sentendo me, il direttore. La stessa cosa ad esempio ha fatto ieri La Stampa, ma poi nell'articolo in edicola scrivono 'addio Padania' dimenticandosi di riportare le mie parole".
Ok, ma Il Giornale... "Io per primo so bene che siamo in un momento in cui vanno fatte delle scelte a livello nazionale, visto anche come funziona l'Italicum. Le future alleanze ovviamente le deciderà il segretario federale ma tutto questo rientrerà nella discussione e il dibattito sarà certamente acceso".
Beh, ma Lega e Forza Italia governano insieme tre Regioni... "Se si vuole continuare questo percorso, che sta funzionando, sarebbe utile che tutti spingessero dalla stessa parte. Noi andiamo avanti e se Il Giornale scrive queste cose false in prima pagina ce ne facciamo una ragione. Facciamo parte del progetto di Matteo e cresciamo insiema a lui. Ma ci tengo a sottolineare una cosa...". Prego. "Tanti in passato hanno detto molte balle, ad esempio che Berlusconi pagava per garantire a Radio Padania la possibilità di sopravvivere. Quanto scritto da Il Giornale dimostra non solo che sono balle ma ci libera le mani. La Lega e Radio Padania non vivono grazie a cooperative, sindacati o potentati ma gli editori della nostra radio sono solo gli ascoltatori. Tanto che c'è un conto corrente per chi volesse darci una mano (CCP 37671294 INTESTATO RADIO PADANIA) e la fidelizzazione è molto alta".
Ma non è che il cosiddetto 'partito di Mediaset' ha voluto fare uno scherzo a Salvini visto che tifa per Renzi? "Chiaramente non posso saperlo e le valutazioni spettano a Salvini. Da giornalista vedo molti passaggi di casacca in ambito forzista - mi riferisco a Verdini ma anche sul territorio - che fanno sorgere domande e fanno inorgoglire i leghisti. Non voglio polemizzare per forza con Forza Italia ma riporto una situazione. Noi grazie a Matteo stiamo ripartendo alla grande e ci auguriamo che ci siano un po' meno sgambetti".