Referendum, no avanti di 8 punti. Il sondaggio che spaventa il Pd
Governo, Renzi cade? Pronto Grasso. Insight
Ormai è chiaro, per Matteo Renzi la vera sfida è quella del referendum istituzionale di ottobre. I ballottaggi sono stati archiviati con la sconfitta a Torino e a Roma, dopo quella di Napoli, e ora avanti tutta verso il prossimo, e decisivo, appuntamento con le urne. Il problema per il premier è che i sondaggi sono sempre più negativi. L'ultima rilevazione di Euromedia Research sul referendum di ottobre - pubblicata da Affaritaliani.it - segnala al 20 giugno un'ulteriore crescita dei no alle riforme, saliti dal 53,2% del 13 giugno all'attuale 54%. Un vantaggio di ben otto punti sui sì che spaventa il Nazareno e Palazzo Chigi. Aver personalizzato il referendum ("Se perdo vado a casa") sta danneggiando fortemente il presidente del Consiglio. Il secondo turno delle Amministrative ha dimostrato che la luna di miele tra gli italiani e il governo è trapassata. Così come il 40% delle Europee 2014 è ormai un lontano ricordo.
Renzi può ancora contare sulla fetta di indecisi (molto alta) ma al momento si registra una costante crescita dei contrari alle riforme settimana dopo settimana. E' evidente che se il referendum venisse davvero bocciato il giorno dopo il premier salirebbe al Quirinale per rassegnare le dimissioni. A quel punto Sergio Mattarella - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - cercherebbe di dar vita ad un esecutivo tecnico e di larghe intese quantomeno per modificare la legge elettorale (l'Italicum infatti vale solo per la Camera mentre per il Senato, che con il no alle riforme resterebbe quello attuale, sarebbe in vigore il Consultellum) e poi andare alle urne per le Politiche nella primavera del prossimo anno. Tra i nomi più accreditati per il ruolo di premier c'è quello di Piero Grasso, presidente del Senato. La seconda carica dello Stato riuscirebbe ad ottenere il voto dei parlamentari dem, dei centristi e forse anche di Forza Italia. Certa l'opposizione di M5S, Lega, Fratelli d'Italia e Sel-Si-ex Pd di sinistra.