Politica

Regionali, La Russa (FdI): "Si può cambiare tutto solo con l'accordo di tutti"

Alberto Maggi

Vertice a tre del Centrodestra? "Ci sono stati contatti telefonici..."

"Ci sono stati contatti telefonici, Meloni torna oggi o domani dall'America e quindi nei prossimi giorni si vedrà. Il vertice non è fissato, non posso dire quindi quando ci sarà. Ogni minuto teoricamente è buono, ma non è stato ancora fissato". Con queste parole il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda sull'atteso incontro a tre tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Alla domanda su come finirà per la partita delle candidature alle elezioni regionali di primavera, La Russa risponde: "Come abbiamo deciso". Quindi Fitto in Puglia, Caldoro in Campania, Acquaroli nelle Marche... Il co-fondatore di FdI interrompe e scandisce in modo chiaro: "Si può cambiare tutto solo con l'accordo di tutti".

L'ex ministro della Difesa poi parla del Centrodestra "in crescita in ciascuna delle sue componenti. La Lega mantiene l'altissimo livello a cui è arrivata, Forza Italia non sta più perdendo molti voti o ne perde pochi, mentre noi siamo in forte crescita. Perciò non c'è da lamentarsi e neanche da trasformare una normale complementarietà, anche se in questo momento avvantaggia noi, in una competizione troppo aspra che non ha motivo di essere".

Sulla competizione tra Salvini e Meloni di cui molto è stato scritto, La Russa afferma: "Non vedo la competizione Salvini-Meloni, vedo due partiti, esattamente com'era tra Forza Italia, Alleanza Nazionale e la Lega. Due partiti che non sono identici, che hanno posizioni fortemente compatibili, ma che propongono agli elettori ricette simili però non identiche. Ed è proprio per questo che, naturalmente, c'è quella che molti chiamano competizione tra partiti. Io sto andando a Bari - spiega La Russa - dove celebriamo Pinuccio Tatarella; il primo dato è quello dell'armonia e io voglio essere interprete del pensiero di Tatarella. La ricerca legittima dei voti è una rete di salvaguardia della destra, nel senso che se uno non vuol votare uno dei tre partiti ne deve trovare un altro che gli va bene all'interno della coalizione", conclude.