Matteo Renzi rivoluziona il Pd: la comunicazione affidata a Matteo Richetti
Dopo le polemiche degli ultimi giorni, il segretario ascolta la base e affida al deputato di Sassuolo la voce del partito
Matteo Renzi premia il popolarissimo Matteo Richetti affidandogli la comunicazione del Pd, come annuncia sul Foglio David Allegranti. Il segretario dimostra quindi di ascoltare le richieste della "base", scontenta della linea "grillina" incarnata soprattutto dalla pagina (fintamente) non ufficiale Matteo Renzi News e, molto spesso, anche da quella ufficiale del Partito Democratico e sceglie l'onorevole di Sassuolo, esponente della segreteria, come "voce" legittima dei dem.
Fine dunque della linea portata avanti dal responsabile social piddino Alessio de Giorgi, dai toni molto grillini che hanno scatenato una marea di polemiche negli ultimi tempi? Per ora, attraverso Democratica, la rivista ufficiale del Partito Democratico, apprendiamo solo che: “La persona della segreteria che da oggi segue la comunicazione è Matteo Richetti”. Tutto questo in risposta a una lettera dei Giovani Democratici Milanesi che avevano protestato a gran voce, lamentandosi della piega controversa presa dalla comunicazione dem.
Il neo eletto ha così commentato sul su profilo facebook: "Bene! Ci mettiamo subito al lavoro sapendo che ci aspetta una bella responsabilità. Imposteremo le cose secondo principi di solidità e coerenza. È' necessario riscoprire un'etica della parola rigorosa e puntuale. E sarà chiesto a tutti noi un surplus di generosità e umiltà. Proseguiremo il lavoro impostato con Democratica, Orenove e TerrazzaPd coinvolgendo subito e maggiormente i territori e i nostri parlamentari. Tutti. Dal primo all'ultimo. Raccogliamo da subito ogni consiglio e disponibilità".
Quale sarà dunque l'approccio di Matteo Richetti? E soprattutto quali teste sono saltate? Quella dell'onorevole Michele Anzaldi, capocomunicazione di Renzi o quella del già citato Alessio De Giorgi, gestore della pagina incriminata Matteo Renzi News, entrambe o nessuna delle due? Si tratta di un drastico repulisti o di una semplice redistribuzione dei ruoli?
Per ora non è dato sapere, ma di buono c'è che Renzi, accusato da molti di voler fare sempre di testa sua, ha mostrato di saper incassare le critiche e di correre ai ripari. In tempi di accuse di "deriva autoritaria" e di gestione personalistica del partito, è già comunque un ottimo segno che fa sperare il popolo dem.