Politica

Festival della Comunicazione Camogli, Sala a Toti: "Liberati di Salvini"

Si continua a parlare di “Civiltà” al Festival della Comunicazione Camogli. La "politica che verrà": Toti e Sala a confronto!

Al Festival della Comunicazione Camogli 2019 si è appena concluso il dibattito sul tema “La politica che verrà” con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, Giovanni Toti, governatore della Liguria e Giuseppe Sala, sindaco di Milano.

I big politici del sabato sera, Giuseppe Sala e Giovanni Toti, non hanno esitato a sbilanciarsi nelle valutazioni sul cambio di Governo. 

Il Sindaco di Milano prima della discussione si è fermato con i giornalisti per dichiarare: “Credo che vada riformato il Paese e non la legge elettorale, è chiaro che la sinistra stessa è in divenire. Ci sono temi fondamentali per noi, come la rivoluzione ambientale, la rivoluzione digitale. Se il PD saprà dare le risposte attrarrà i lettori e magari anche i giovani, se non ci riuscirà immagino ci sarà qualcun altro che potrà essere attrattivo. Per me è un po' una fissa ma credo che rivolgersi al elettorato giovane sia un obbligo oggi” Aggiungendo:” Credo che ci siano temi sui quali c’è da fare e sui quali purtroppo le risposte arrivano a lungo termine, ecco perché le città riescono a volte ad essere all’avanguardia: perché hanno amministrazioni stabili. Questo è un po' il tema del nostro Paese, non è una questione solo di idee ma di capacità di metterle in atto”.   Per quanto riguarda una possibile alleanza locale con il M5S, Sala:” Sulla situazione ambientale siamo ampiamente convergenti”.

Giovanni Toti ha invece sottolineato: “Le prossime elezioni regionali sono un test molto importante non solo perché riguardano il buon governo di tutte le regioni ma anche perché sarà il primo voto dopo il ribaltone parlamentare che ha fatto insediare il secondo governo Conte. Quindi credo che con buon senso tutti si dovranno accomodare per fare la loro parte, cercare di ricostruire un Centro Destra ritrovato, senza veti e senza esclusioni ma con la massima inclusione di tutti. Io sono perché la politica sia semplice facile e possibilmente omogenea, e che i cittadini possano scegliere. Per me il centro destra è fatto da tutti coloro che si riconoscono nel centro destra e vogliono partecipare alla convenzione. Le idee che possono stare assieme devono stare assieme, chi pensa di escludere qualcuno per avere mezza poltrona in più sbaglia, la mezza poltrona si conquista se si conquista il cuore degli italiani e non sempre in questi anni il cuore degli italiani è stato conquistato dalle formule di questo centro destra”.

Durante il dibattito i due ospiti hanno messo in evidenza la loro idea di politica del futuro, ponendo l’accento sulle sfide imminenti. I due, anche se provenienti da schieramenti politici opposti, hanno di recente portato avanti a braccetto, importanti progetti politici. A partite dalle Olimpiadi Invernali del 2026. Quanto sono davvero vicini il primo cittadino di Milano e il Presidente della Regione Liguria?

“Ho combattuto mettendo avanti a tutto Milano al di là delle alleanze e delle bandiere politiche. Ci sono una serie di cose sulle quali litigare è davvero impensabile. Ci siamo portati a casa le Olimpiadi perché ci siamo tenuti per mano”.  Ha sottolineato Beppe Sala. 

Al Governatore della Liguria è stato invece chiesto cosa ne pensasse del sovranismo e se si sentisse solo nel portare avanti una politica europeista.

“Sento che è un lavoro difficile ma qualcuno deve pur farlo. É vero che Salvini e la Meloni stanno crescendo ma sento che devo creare qualcosa per chi si riconosce nella storia degli ultimi trent'anni. Mi sembra dopotutto che il sovranismo italiano parli tanto ma faccia poco. Macron o la Merkel mi sembrano molto più sovranisti. Secondo me bisogna abbassare la voce e aguzzare più il cervello”.

Il dibattito si è poi concluso con il sarcasmo di Sala, che a Toti sottolinea: “Potremmo anche trovare un accordo, se ti liberi di Salvini”. Battuta alla quale Toti rincalza:” Anche dalle tue zone dovreste liberarvi di qualcuno”.