Politica

"Salvini e Renzi finiranno insieme. Zingaretti? Sarà sindaco di Roma"

Di Alberto Maggi

Intervista di Affaritaliani.it a Luigi Bisignani. "Giorgetti è il ministro più ascoltato da Draghi"

Chi è il ministro più ascoltato dal premier Mario Draghi?
"Sicuramente vince Giorgetti 6-0, 6-0. E' l'unico ministro che sa di che cosa parla. I vari Cingolani, Giovannini e Colao stanno al governo come se fossero al cinema, ancora devono capire dove stanno e che cosa possono fare".

E' vero che Giorgetti è l'unico ministro che si rivolge con il tu al presidente del Consiglio?
"Al momento credo proprio che sia l'unico. Ma Draghi non è una persona molto formale, penso che tra poco tempo darà del tu a tutti".

E gli altri ministri politici?
"Guardano la partita interna al Pd, paralizzata come al solito da guerre per bande".

Quale partito comanda di più nel governo Draghi?
"Al momento la Lega".

Per il siluramento di Arcuri chiesto da Salvini?
"No, il caso Arcuri è solo il dopo-Conte".

Allora perché?
"La Lega è il partito che ha il ministro più preparato, senza dimenticare l'ottimo Garavaglia che lavora in stretto contatto proprio con Giorgetti. Non solo, è anche il partito più coeso, al di là di quello che scrivono i giornali, è un'armata napoleonica, l'unico partito che non è in crisi".

La Lega entrerà nel Ppe?
"Il percorso è quello, il solco è segnato. E' stato un vero capolavoro politico quello della Lega. Salvini ha anche tarpato le ali al suo più grande nemico, il presidente della Repubblica che non lo ha voluto a tutti i costi nella squadra lasciando fuori in questo modo anche Zingaretti. Ma nessuno pensava che alla fine la Lega aderisse al governo, invece ha svoltato e ora è il partito che conta di più".

Zingaretti lascerà la guida del Pd (o sarà costretto a lasciarla)?
"Zingaretti sarà un bravo sindaco di Roma".

E il segretario chi sarà?
"Uno di raccordo, tipo Boccia o tra i sindaci Nardella. Uno che guarda al centro con una matrice ex democristiana e cattolica. Poi il Pd espellerà Orlando e quelli come lui, gente anti-storica. Serve una figura che consenta al Pd di guardare al centro".

Renzi tornerà nel Pd?
"Penso che Renzi, Salvini e un pezzo di Forza Italia faranno qualcosa insieme".

E la Meloni? L'asse con la Lega è definitvamente tramontato?
"Se non si riprendono i rapporti personali con Salvini è difficile che l'asse Lega-FdI possa andare avanti. La Meloni oggi vince per coerenza, fieramente all'opposizione. Ma se il governo fa bene su vaccini e Recovery la sua ascesa subirà una battuta d'arresto. La Meloni funziona solo se l'esecutivo non funziona".

Conte è la soluzione giusta per risollevare i 5 Stelle?
"E' un suicidio politico. Conte è l'ultimo dei giapponesi all'interno di un Movimento dove ormai non si capisce più niente. Avrebbe dovuto prendersi un anno sabbatico, girare le grandi università del mondo che lo avrebbero ospitato e poi fare davvero il federatore della sinistra. Così si è politicamente suicidato".

E Grillo che ha fortemente voluto Conte?
"Ormai è uno scherzo politico".

Invece Di Maio?
"Penso che all'interno del M5S spingerà per l'adesione al Ppe perché solo così il Movimento può giocare un ruolo. Non nel Pse che è lo spazio politico del Pd".