Politica
Sardine, Giorgia Meloni: "Alla corte dei Benetton, ridicoli"
Sardine rispondono agli attacchi: abbiamo visitato un centro di formazione per giovani comunicatori. Mai pensato che quella foto sarebbe stata strumentalizzata
SARDINE: MELONI ATTACCA SU INSTAGRAM, 'ALLA CORTE DI BENETTON, RIDICOLI'
"Le sardine alla corte di Luciano Benetton, capo della famiglia che controlla Atlantia e Autostrade spa. Finisce nel ridicolo la favola del 'movimento' popolare, spontaneo e alternativo ai poteri forti". Lo scrive su Fb Giorgia Meloni postando la foto dell'incontro di ieri tra i leader delle 'Sardine' e Luciano Benetton e Oliviero Toscani.
SARDINE: BUFFAGNI (M5S), 'DOPO CROLLO GENOVA VANNO IN PELLEGRINAGGIO DAI BENETTON...'
"Le sardine in pellegrinaggio nel mondo dei Benetton con tanto di foto con Luciano... Noi certi mondi li abbiamo sempre combattuti, dopo il crollo del ponte di Genova e le 43 vittime ancor di più...". Stefano Buffagni, viceministro pentestallato allo Sviluppo economico, attacca via Facebook, le 'sardine. "Quando come Movimento 5 Stelle andavamo in piazza abbiamo sempre fatto molta fatica ad avere spazio comunicativo... Vuoi vedere che diamo una risposta alla grande copertura mediatica delle sardine con questa foto???Mah... ''a pensar male si fa peccato''...", conclude ironico Buffagni postando la foto dei leader del movimento le sardine con Oliviero Toscani e Luciano Benetton.
SARDINE: TOTI, 'POLEMICA SU REVOCA CONCESSIONI E LORO IN POSA CON BENETTON'
"Sarà divertente il momento in cui il M5S farà l'alleanza con il Pd e le sardine in Liguria. Oltre a tutte le abissali diversità che li caratterizzano, si troveranno davanti anche questa foto delle sorridenti Sardine in posa... con il signor Benetton! Sì sì proprio il capo della famiglia che controlla Autostrade e Atlantia, al centro del dibattito sulla revoca delle concessioni. Finanzierà la loro campagna elettorale annunciata ieri (anche se vanno in treno)? Tranquilli, non sono diventato grillino. Non voglio pensar male solo per una foto...". Lo scrive il governatore ligure Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.
SARDINE REPLICANO: "Mai pensato che quella foto sarebbe stata strumentalizzata per associarci ai poteri forti"
I leader delle Sardine rispondono: "Una foto non fa primavera. Ieri siamo andati a visitare Fabrica. Si tratta di un centro di formazione per giovani comunicatori creato da Oliviero Toscani e Luciano Benetton, che ospita ragazzi e ragazze da tutto il mondo mettendo a disposizione borse di studio e lavoro. Un centro di innovazione culturale fondato nel 1994 che ha sede in quella che è la prima opera dell'architetto Tadao Ando in Europa. Un luogo suggestivo dove i concetti di comunicazione, creatività e innovazione si intrecciano con temi delicati quali immigrazione, HIV e violenza di genere. Uno spazio creato appositamente per stimolare il pensiero alternativo e il rinnovamento culturale in un paese come l'Italia, spesso attaccato per la sua staticità. La visita è stata organizzata su invito di Oliviero Toscani per avviare un confronto con i ragazzi e ragionare su come innovazione e comunicazione politica possano dialogare e aiutarsi a vicenda. I protagonisti dell'incontro sono stati i ragazzi: è stata l'occasione per scoprire che vi sono alcuni temi politici che preoccupano molti giovani dall'India agli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna al Brasile, dall'Italia alla Francia. Alla fine dell'incontro è passato Luciano Benetton per salutare e ascoltare parte del dibattito. Quando i ragazzi ci hanno chiesto di fare una foto di gruppo ci è sembrata una richiesta legittima. Non abbiamo pensato che quella foto sarebbe stata strumentalizzata per associare le sardine ai poteri forti, alle concessioni autostradali, alle tematiche sociali e ambientali legate alla produzione industriale di abbigliamento nel mondo. Deluderemo chi ci ritiene in grado di riaprire la trattativa tra governo e Autostrade per l'Italia in sole quattro ore. Deluderemo chi pensa che incontrare dei ventenni interessati al legame tra creatività e tematiche politiche sia un endorsement a un modello di sviluppo che in tante occasioni ha dimostrato di essere non sostenibile. Ci dispiace per tutte le sardine che in queste ore hanno dovuto rispondere ad attacchi che nulla hanno a che vedere con lo spirito di questo incontro.Mattia, Andrea, Giulia, Roberto"
Sardine, sorpresa: in visita ai Benetton. "Confronto stimolante"
Le Sardine dai Benetton. I quattro leader del movimento, Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti e Giulia Trappoloni, hanno incontrato Luciano Benetton e Oliviero Toscani nei locali della "Fabrica" nelle scorse ore. "I 4 di Bologna hanno incontrato Oliviero Toscani e Luciano Benetton presso Fabrica il 'centro di sovversione culturale' da loro fondato a Treviso", spiegano in una nota.
"Un incontro conoscitivo dove i ragazzi bolognesi hanno incontrarti i giovani talentuosi che frequentano Il centro di Formazione. È stato uno scambio ed un confronto molto stimolante!". Lo si legge in una nota di 6000 Sardine.
SARDINE: IN 6MILA SCRIVONO A CONTE, 'NON SIAMO PARTITO, CHIEDIAMO ASCOLTO'
"Non chiediamo riconoscimenti ma ascolto: abbiamo orecchie, occhi e cuori sparsi per l'Italia e tante storie da raccontare che varrebbe la pena concedersi il tempo di ascoltare". Le 'sardine' scrivono una lettera al premier Giuseppe Conte. Nella missiva, pubblicata su 'Repubblica' e firmata '6mila sardine', la richiesta di essere ascoltate sul loro programma, articolato in tre punti fondamentali: Sud, sicurezza e dignità. "Non siamo un partito -precisano- e neanche un governo ma quella connessione che la politica va cercando da decenni e quell'abbraccio che per troppo tempo è mancato tra noi italiani. Siamo il ritorno alla partecipazione, ma non presentiamo conti da saldare. Abbiamo però un obiettivo: intendiamo arrivare dove gli slogan del populismo rischiano di ingannare gli elettori di oggi per poi generare i delusi di domani". "Vorremmo arrivare -sottolinea il movimento- nei luoghi in cui la politica rischia di perdere il suo senso più nobile, lì dove qualcuno pensa che la dignità dei cittadini valga meno di una manciata di voti. Per farlo abbiamo bisogno di capire di chi possiamo fidarci: noi procediamo in banchi, ma sappiamo bene che in mare aperto è possibile imbattersi in predatori famelici. Abbiamo bisogno di confrontarci, di dialogare e trovare interlocutori credibili e leali."
"Capiamo l'attenzione delle politica parlamentare, ma -scrivono ancora le 'Sardine' a Conte- abbiamo bisogno di risposte e non di attestati di simpatia. Nutriamo profondo rispetto verso le Istituzioni, e abbiamo un alto senso dello Stato: è per questa ragione che abbiamo sentito l'urgenza di metterci la faccia e il corpo in un momento di grave crisi di valori. Preferiamo i politici coraggiosi e lungimiranti a quelli che ogni giorno dicono di risolvere un problema. Vogliamo essere l'argine laddove una certa politica genera macerie, legittima un linguaggio d'odio che colpisce chi non risponde a precisi schemi sociali di potere, disegna cornici entro le quali la diversità e la pluralità costituiscono un ostacolo invece che un'opportunità". "Amiamo la politica anche se ce n'eravamo dimenticati essendoci spesso sentiti orfani di rappresentanza. Crediamo nel ruolo dei corpi intermedi. Ci fidiamo forse più di noi stessi che della classe politica, eppure siamo pronti a metterci in discussione perché crediamo nel processo di riavvicinamento che abbiamo intrapreso. Ma sappiamo bene che tutto ciò non dipende solo da noi cittadini. Vediamo tanta confusione, sia nel Paese, sia nel Parlamento, ma ci piace pensare che la matassa da sbrogliare possa diventare una rete di salvataggio". "Non ci presentiamo a Lei -concludono- nelle vesti di oracoli ma ci conceda, per un giorno, di sentirci come Ermes. Smettiamola di considerarci solo come elettori e politici. Iniziamo a onorare i nostri ruoli di cittadini e amministratori. Ognuno faccia la sua parte ma torniamo a dialogare. Crediamo possa essere questo il primo nodo da sciogliere, il primo passo verso un'Italia migliore".