Politica
“Scendete dal salotto, radical chic e vergognatevi”, una notte con Bernardo
Video reportage fra i senza tetto di Milano con il candidato del centrodestra Luca Bernardo
La soluzione? Trovare un lavoro ai clochard. “Io non sono un politico, Il mio mondo è l’ospedale.Il mondo della cura". “Non è una vergogna prendere soldi dai partiti”. “Ma chi sono gli amici degli amici che danno soldi ai sindaci? E cosa chiederanno un giorno in cambio?”. “Feltri è un monumento,e ha detto il giusto. Io vengo da un altro mondo”. ”Guardiamoci intorno… non spendiamo cifre esorbitanti per la campagna elettorale.. qui c’è gente che non ha da mangiare, non ha vita“.
”Io sono un sindaco non del Palazzo, ma sono il sindaco della porta accanto”. Bernardo a tutto campo, di notte, nel centro di Milano, tra le tende degli invisibili.
Morena, Fernando, Marco e Luigi, ecco i “quattro del pasto caldo”, come li hanno soprannominati i senza dimora che aspettano la cena all’angolo di via san Pietro all’Orto. I quattro scendono dal pulmino della Protetto ogni lunedì sera . Non è mezzanotte, e non è un western di Sergio Leone. I quattro camminano lentamente sotto i portici dove i marchi più prestigiosi della moda meneghina splendono tra i marmi.
Ora Milano è una Spoon River silenziosa di griffe, di piumini, borse, monili , dormono Moncler e Prada e i quattro del pasto caldo trascinando carelli tra le boutique addormentate dello shopping, sfiorano le tende verdi dove i clochard dormono il sonno freddo dei senza casa. Sono giovani disoccupati, pensionati, donne sole, anziani, ex operai che di giorno fanno la fila davanti al Pane Quotidiano, sopravvivono grazie alle elemosine l elargite dalla parrocchie e dai frati . Ma poi arriva la notte: questa volta arriva anche lui, Bernardo, in maniche di camicia, sa che gli invisibili si sentono ancora più soli dormendo tra gli anfratti delle boutique addormentate.Una mano esce da una tenda, da un sacco a pelo, da una casupola di cartone e stracci, e saluta.
Il villaggetto mobile delle tende verdi, dono di anonimi milanesi, si anima: arriva a lambire Palazzo Marino, spesso i consiglieri comunali come Alessandro de Chirico escono a notte inoltrata, e passano davanti a quelle tende verdi che ogni notte aumentano e si chiedono se c’è una soluzione. I quattro del pasto caldo intanto si fermano, le tende si aprono, ed è la sospirata cena calda. Bernardo ascolta e tace.
Piatti ( primo secondo frutta e succo di frutta ) sfornati ogni lunedì sera dai cuochi volontari della associazione Protetto. Dopo due anni di pandemia e due inverni, gli Invisibili sono ancora senza un alloggio di mattoni dove ripararsi nelle notti di nebbia, per non parlare degli ovvi bisogni corporali ( e non si trova un WC chimico da san Babila alla Galleria) lasciati nei sacchetti della spazzatura.
Una notte speciale: ora il candidato sindaco Bernardo si prepara a fare un giro tra i senza dimora che spuntano in silenzio. Dice soddisfatto Fernando Barone della Protetto: “ abbiano inviato i due candidati sindaci a portare con noi un pasto caldo a chi non ha niente , che vedano cosa succede di notte nel centro storico di Milano dopo la chiusura dei negozi. Bernardo ha accettato, ora aspettiamo un sì da Sala”.
Piove, arzilli vecchietti e disoccupati si avvicinano a quello sconosciuto in maniche di camicia che vuole capire sotto la pioggia. Ognuno ha il suo zaino vicino, una borsa, un trolley.
Bernardo desidera conoscere e salutare Salvatore, il vegliardo siracusano decano dei senzacasa che “alloggia” all’angolo con la Galleria del Corso, una leggenda. Un sacco a pelo, e un commercio minuto di braccialetti., Multato perché li offriva ai passanti in cambio di un obolo: senza avere regolare partita Iva.
”Gli invisibili sono uomini e donne che hanno perso tutto, e noi vorremmo dare loro qualcosa, devono sentirsi persone, bisogna ripartire con la rinascita di Milano. Gli invisibili si devono svegliare e vedere il sole: oggi vedo solo buio”, commenta Bernardo. La notte di “ sindaco della porta accanto” come si autodefinisce, si conclude davanti a una polemica targa affissa sul muro di via san Pietro all’Orto, che invita i residenti a non restare indifferenti.
“E dico ora ai radical chic: invece di stare nei vostri salotti e bere lo spritz, uscite di casa e aiutate i senzatetto”. Bernardo il candidato sindaco che non piace a Feltri se ne va sotto la pioggia e l’alba è ancora lontana.