Politica

Schlein era assessore al Patto per il Clima, spieghi che cosa (non) ha fatto

Di Alberto Maggi

Elly (finalmente) ha visitato le zone devastate dal maltempo



Ma torniamo a Schlein, che proprio oggi ha visitato i luoghi delle frane e degli argini in ricostruzione per portare la solidarietà e raccogliere le principali esigenze dei sindaci. Che cosa vuol dire esattamente assessore con deleghe al Patto per il Clima? Nonostante abbia un nome vago e generico, questa delega è molto importante, perché la leader Dem aveva il compito del "coordinamento inter-assessorile delle politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici e per la transizione ecologica".  Ossia, mettere in sicurezza il territorio.

Va ricordato che tra il 2015 e il 2022 l’Emilia Romagna ha ricevuto oltre 190 milioni per costruire 23 casse d’espansione (le opere che prevengono dalle esondazioni di fiumi e torrenti), ma solo dodici sono funzionanti. Insomma, era proprio Schlein a doversi occupare del rischio idrogeologico. Oggi pare esserselo dimenticato? Ha proposto al governo di utilizzare i fondi del Pnrr, dirottandoli dai progetti già finanziati. Per mesi il Partito democratico ha respinto con forza ogni ipotesi di rivedere il piano finanziato dall’Europa e ora chiede il contrario.

Questa volta ha ragione il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha dichiarato: "Basta con la politica del no a tutto portata avanti da Schlein e da chi crede nella decrescita felice". Il leader della Lega chiede di mettere da parte lo "pseudo ambientalismo ideologico" che ha contribuito a far sì che nel corso degli anni si sia fatto poco o nulla per prevenire il dissesto idrogeologico e mettere in sicurezza fiumi e corsi d’acqua. Perché se non si fa prevenzione poi avvengono tragedie come l’alluvione in Emilia Romagna. Tante domande, poche risposte. Tanta retorica (sui giornaloni) e nessuna sostanza. Passate le immagini struggenti, è il momento di far emergere le responsabilità. Fino in fondo.