Politica

Senato, a Salvini mancano 20 voti. Open Arms, verso il sì al processo

Di Alberto Maggi

Inside da Palazzo Madama a votazione ancora aperta

Mission quasi impossible. Per evitare il processo a Matteo Salvini sul caso della Open Arms il Centrodestra deve raggiungere quota 160 voti al Senato, ovvero la maggioranza dei componenti dell'assemblea. Dopo le dichiarazioni di voto da parte dei gruppi sono iniziate le votazioni a Palazzo Madama sulla richiesta di autorizzazione a procedere per l'ex ministro dell'Interno.

Le operazioni si concluderanno alle ore 18, dopo le quali si procederà allo spoglio e alla proclamazione del risultato. I presenti in Aula hanno votato all'inizio della procedura mediante voto individuale elettronico. Chi non era presente dovrà recarsi entro le ore 18 al banco della presidenza a dichiarare il proprio voto palese che verrà così registrato.

La relazione della Giunta per le Autorizzazioni guidata dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri era contraria all'autorizzazione a procedere, e visto che il voto riguarda tale relazione, chi è favorevole ad autorizzare il processo vota "no" e chi è invece contrario ad autorizzare il processo vota "si". Ieri, in occasione della votazione sullo scostamento di bilancio, le opposizioni si sono fermate a 137 (tra astensioni e contrari) e, quindi, arrivare a quota 160 appare estremamente difficile, anche perché la maggioranza non ha alcun interesse a votare essendo il quorum necessario per chi vuole negare l'autorizzazione a procedere.

Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti qualificate di Palazzo Madama, al momento della votazione elettronica indetta dalla presidente Casellati i sì alla relazione di Gasparri e quindi i voti contro il processo a Salvini erano circa 140. Se stanno così le cose, nel pomeriggio il Centrodestra e in particolare la Lega deve trovare ben 20 senatori che votino contro l'autorizzazione a procedere. Non impossibile, ma molto, molto difficile.