Politica
Serracchiani si concia per le feste: a Porta a Porta con un look rock e audace
La supponente parlamentare del Partito democratico, dopo la sconfitta, si è presentata da Vespa con un look battagliero. Body shaming sui social
Debora Serracchiani, l'esponente del Pd si è fatta letteralmente nera. Social in tilt
Debora (mi raccomando senza “acca” che se no fa borgatara romana e poi lei si offende) Serracchiani ne ha combinata un’altra delle sue. La supponente parlamentare del Partito democratico, fresca reduce dal disastro della sconfitta elettorale, si è presentata a Porta a Porta con un piglio battagliero e un look che ha fatto scompisciare dalle risate mezzo mondo. Ma soprattutto sui social come Twitter si è raggiunta l’acme dell’ironia con commenti derisori a catena.
"Il parrucchiere di #Serracchiani radiato dall'albo dei parrucchieri italiani", "La Serracchiani ha dei seri problemi d'identità e abbassandomi al loro livello in campagna elettorale dico: a partire dai capelli...”. Il migliore è a anche consolatorio per il destino dell’Italia è stato: “Siamo sopravvissuti ai capelli della Serracchiani di ieri sera. Siamo pronti a tutto".
Insomma l’esponente del Pd è stata fatta letteralmente nera. Certamente il body shaming è stato accentuato dal fatto che la florida deputata progressista cercava ad ogni costo di giustificare la sconfitta del Pd esercitando l’italica arte dell’arrampicamento sugli specchi saponati.
Quando poi ha detto che “indubbiamente, non possiamo non attribuire, alla luce dei risultati la vittoria a Giorgia Meloni” è venuto giù il mondo. Le giustificazioni fornite tipo tirava vento, faceva freddo, la colpa è dei Parioli, non hanno capito Gramsci, c’è mancato l’apporto di Benigni, la Meloni è stata aiutata dal mago Gandalf non hanno convinto pienamente gli ascoltatori che l’hanno subissata di sfottò. Ci mancava solo che i votanti fossero stati destabilizzati dalla storia di Ilary e Totti e poi il quadro sarebbe stato completo.
Certo che il taglio a caschetto - a guardare bene - era identico a quello di un noto personaggio di Playmobil, però questa è stata solo una delle tante interpretazioni creative a cui possiamo aggiungere altri esempi notevoli da me trovati come il Ludovico Il Moro del Maestro della Pala Sforzesca e quello del duca di Urbino Federico da Moltefeltro, dipinto da Piero della Francesca.
Quello che più mi piace è però il Ludovico Il Moro interpretato dal grande Giampiero Albertini per lo sceneggiato Tv Rai “La vita di Leonardo da Vinci”. Andatelo a vedere: due gocce d’acqua. E per finire una somiglianza gloriosa, addirittura da Nobel per la Fisica. La Serracchiani, sotto un certo infido taglio di luce è finita per assomigliare anche a Carlo Rubbia.