Politica
Simone Di Stefano, CP: "Se la Lega si sgancia dal cdx riapriamo il dialogo"
CasaPound: punti interessanti nel programma "giallo - verde".
Oggi Simone Di Stefano, Presidente di CasaPound Italia, ha scritto sul suo profilo Facebook che CasaPound “guarda con simpatia il governo M5S - Lega”.
Affaritaliani.it ha intervistato il leader di CasaPound per saperne di più.
D: CasaPound guarda con simpatia un governo giallo - verde?
R: Diciamo che ci sono punti interessanti nel loro programma, ma anche qualche punto fortemente controverso.
D: Tipo?
R: Ad esempio il punto N. 29 dove sembra che si auspichi addirittura di avere gli Stati Uniti d’Europa.
D: Ma in altri punti c’è un atteggiamento fortemente critico verso l’Ue…
R: E questo lo apprezziamo grandemente.
D: Tornando al programma, naturalmente è presente la flat tax. Che ne pensa?
R: Siamo per una imposta progressiva, ma per una riduzione radicale della pressione fiscale. Quindi la flat tax può essere una giusta misura shock per mettere in circolo le risorse necessarie a far ripartire i consumi interni. A patto che la rendano equa e un minimo progressiva con deduzioni ad hoc.
D: E invece il reddito di cittadinanza voluto dai Cinque Stelle?
R: È una misura negativa che non ci porta da nessuna parte. Occorre creare il lavoro, non regalare i soldi a fondo perduto. Come pure la paga oraria minima: potrebbe essere usata per abbassare il livello di tutti.Piuttosto sarebbe utile la nostra proposta per un reddito nazionale di natalità. Unica soluzione per riempire le culle, come dice Salvini e diciamo anche noi.
D: Veniamo alla politica concreta. Berlusconi come lo vede?
R: Berlusconi è un globalista che sta dalla parte opposta dei sovranisti, che sono quelli che ci interessano. Il centrodestra può finalmente saltare come auspichiamo. Si sta esponendo alle sue contraddizioni e lacerando fra sovranisti e liberisti/globalisti.
D: In queste ore l’Unione Europea, guidata da Francia e Germania, critica l’Italia per il rischio di deriva a destra e per la contiguità ideologica con elementi riconducibili ad un supposto neofascismo. Lei come risponde loro?
R: Rispondo con un bel “Me ne frego!”. Il popolo italiano è sovrano e non ha bisogno dei consigli di Francia e Germania o di altre nazioni straniere. Non siamo sudditi di nessuno.Oltretutto CasaPound è un partito che ha accettato le regole democratiche, ha preso l’1% alle scorse elezioni politiche e non ci stiamo a passare per una anomalia democratica, essendo pienamente legittimati dalla volontà popolare.
D: Che dice invece a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia?
R: Dico che Giorgia deve decidersi dove vuole stare: con i sovranisti, come spero o con i globalisti di Berlusconi. Si tratta, evidentemente, di due mondi opposti e non sovrapponibili.
D: Una domanda di politica estera. Donald Trump e Vladimir Putin sono entrambi “sovranisti”. Salvini è dichiaratamente pro Putin, mentre Di Maio più pro Trump. Nel programma giallo - verde è ribadita la fedeltà l’alleanza atlantica, ma si dichiara che le sanzioni a Mosca vanno tolte. Che ne pensa su questo delicato tema?
R: Penso che gli Usa e la Nato non debbano più essere un punto di riferimento per l’Italia, mentre Putin e la Russia sono più vicini al nostro sentire, come del resto a quello di Salvini.
D: In questa intervista mi pare che lei guardi con benevolenza a Salvini e alla Lega. Ciò presuppone qualche contatto per il futuro? Se non erro, inizialmente CasaPound e la Lega, allora Nord, collaborarono politicamente…
R: Non è previsto niente del genere. Non ho sentito Salvini, ma il programma della Lega ha alcuni punti interessanti, e il suo nuovo governo può far rialzare la testa a l’Italia, per troppo tempo bistrattata soprattutto a livello europeo. Se la Lega dovesse sganciarsi dal centro - destra quel dialogo di cui lei diceva potrebbe certamente riaprirsi.