Politica
Siri vs Calenda: “Fai il sapientino, sulla flat tax analfabetismo funzionale"
Il Sottosegretario ai Trasporti Armando Siri bacchetta l’ex Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che racconta bugie sulla Flat Tax
“La Flat Tax ha una caratteristica, in Ungheria è stata messa nel 2011 al 16%, poi è stata abbassata al 15% nel 2017, hanno avuto il 50% in più di entrate tributarie e 800mila posti di lavoro in più. Se tu abbassi le imposte e semplifichi il sistema, il sommerso emerge. È questa la direzione, dobbiamo consentire alla gente che lavora di non essere rapita dal fisco.” È netto, preciso e tagliente il Senatore Armando Siri, nonché Sottosegretario ai Trasporti, che è il padre e l’ideologo della Tassa Piatta in Italia. Nella puntata di DiMartedì del 09 Aprile s’è scontrato con l’ex Ministro dello Sviluppo Economico PD Carlo Calenda, e Carlo Cottarelli, sempre in tempi PD commissario per la spending review.
Calenda è stato particolarmente caustico contro la Flat Tax, spesso citando dati vacui, non sorretti dai numeri e dagli intenti di Governo, ed evidentemente senza avere nemmeno approfondito la proposta reale dell’Esecutivo, basandosi sui classici luoghi comuni che si raccontano sulla proposta. Intanto Siri: “Voglio dire rivolgendomi a quel milione e mezzo di Partite Iva con l’aliquota fiscale unica a cui abbiamo dato la Flat Tax, che hanno risparmiato due miliardi. Adesso abbiamo portato a Tria la Fase II per le famiglie fiscali fino a 50mila euro di reddito.”
Ma Calenda: “Hai detto una bugia grande come una casa, sono appena 320mila le Partite Iva interessate. Raccontate balle in televisione. Primo, non si può sostenere che avete tagliato le tasse a un milione e mezzo di persone. Sei un Sottosegretario e non puoi dire bugie. Il secondo punto, la Flat Tax non c’entra niente con la semplificazione. Questo principio afferma che io ho la stessa aliquota fiscale di un operaio.”
Ed è qui, di fronte a questa palese mistificazione ed idiosincrasia concettuale verso l’abbattimento delle imposte, che sobbalza il Senatore Siri: “Ma no! Non dire cose senza senso! Non accetto questa cosa. Non è così, noi abbiamo una progressività dell’imposta sancita dall’Articolo 53 della Costituzione. Tu che fai tanto il sapientino, dovresti saperlo. Abbiamo introdotto le deduzioni sulla base del reddito famigliare, si chiama analfabetismo funzionale, devi leggere le cose prima di commentare!”
In effetti la Fase II prevede l’interessamento della fascia più debole dei contribuenti, ed anche quella più vessata, abbassando le tasse alla platea più vasta possibile legata al ceto medio. Si continua ad affermare che agevolerà i ricchi, mentre invece ad oggi la Tassa Unica ha dato ossigeno alle piccole Partita Iva fino a 65mila euro di reddito, e domani si spera ai nuclei famigliari con 50mila euro di reddito di tetto. In fondo però il nemico è mentale, è dentro chi non accetta che le cose possano cambiare.