Politica
Starlink, nessun accordo (nemmeno ufficioso) tra Meloni e Musk. Decisione non prima di maggio
A Chigi sorridono per l'idea di un incontro Mattarella-Mr Tesla

Gli alleati - i due vicepremier - verranno informati da Meloni quando le decisioni saranno state assunte. Ma certamente non prima di maggio, se non più avanti
Punto numero uno: non c'è alcun accordo, nemmeno una pre-intesa ufficiosa, tra la premier Giorgia Meloni e Elon Musk per l'utilizzo dei satelliti di Starlink. Lo confermano ad Affaritaliani.it fonti di governo ai massimi livelli, che sposano in pieno la posizione di Forza Italia che, ieri proprio su Affaritaliani.it attraverso il portavoce nazionale Raffaele Nevi ha spiegato che sarebbe un "grave errore" siglare un accordo solo perché qualcuno è amico di qualcuno.
A Palazzo Chigi la cautela e la prudenza sono le parole d'ordine e si sta proseguendo con la massima serenità senza alcuna fretta. Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica nel governo Meloni, ha aperto un bando, una gara, e sta (non da solo anche se è la figura chiave) vagliando tutte le ipotesi sul campo solo e soltanto, come ha sempre detto la presidente del Consiglio, garantendo l'interesse nazionale a prescindere da amicizie e rapporti politici.
Altra cosa certa è che la decisione, nonostante l'insistenza di Matteo Salvini, vicepremier leghista che ha dichiarato che firmerebbe subito l'intesa con le aziende di Musk, non verrà certamente presa prima di Pasqua. E quindi ci vorranno almeno due mesi, forse in estate verrà definita e chiarita la posizione dell'esecutivo, non prima. Nessuna corsa e nessun condizionamento - assicurano fonti di Fratelli d'Italia - per le posizioni di Donald Trump sul disimpegno della Nato dall'Europa, sul conflitto in Ucraina e sulla minaccia dei dazi.
Altro punto chiave che fa addirittura sorridere le fonti governative ai massimi livelli contattate da Affaritaliani.it è la totale e completa inesistenza dell'ipotesi di un incontro tra Musk e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Ma quando mai il garante dell'unità nazionale entra in questioni di governo. Assurdo, fa ridere solo immaginarlo", spiegano le fonti. Quindi la palla è nelle mani di Palazzo Chigi, Butti, Meloni e ovviamente anche Giovanbattista Fazzolari. Gli alleati - i due vicepremier - verranno informati quando le decisioni saranno state assunte. Ma certamente non prima di maggio, se non più avanti.
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