Terremoto Ischia: ora cosa dice Di Maio?
Qulche giorno fa aveva parlato in Sicilia di "abusivismo di necessità"
Aldo De Chiara magistrato in pensione (è stato procuratore aggiunto di Napoli) ha dichiarato che i crolli delle case ad Ischia sono dovuti all’abusivismo e alla scarsa qualità del cemento utilizzato.
Del resto, se un sisma non fortissimo, di magnitudo 4 (con il solito codazzo di polemiche sul reale valore cambiato dopo il primo dato in automatico che ha replicato le discussioni dello scorso anno), ha sbriciolato così le case qualche dubbio viene naturalmente.
Alla luce di quanto successo acquistano valenza ancor più pesante le parole pronunciate dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio che, relativamente all’abusivismo siciliano, aveva parlato pochi giorni fa di un “abusivismo di necessità”, dopo il caso Licata dove il sindaco anti-abusivo era stato sfiduciato in consiglio comunale dalla sua stessa maggioranza.
"Non puoi voltare le spalle a quei cittadini che oggi si ritrovano una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere, cioè un piano casa e piani di zona".
Se la tanto sbandierata “cultura della legalità” dei Cinque Stelle è questa c’è da essere preoccupati non solo per le dichiarazioni che cambiano ogni giorno in smentendosi tra loro (a questo ci siamo abituati) ma, nel concreto, sulla “cultura di governo” di un partito che appoggia l’abusivismo edilizio se compiuto per “necessità”.
E desta meraviglia, in questo senso, i tanti convegni che i Cinque Stelle fanno con i magistrati.
Il disastro di Ischia è proprio il frutto avvelenato di quelle che invece pare proprio l’opposto della ideologica pentastellata e cioè una cultura dell’abusivismo edilizio che ha rovinato l’Italia e di cui si parla solo quando c’è qualche evento catastrofico.