Politica
Terremoto, rinvio del referendum? Berlusconi accarezza l'idea. Assist a Renzi
Sisma, rinviare il referendum. Le ultimissime
Il terremoto che continua a colpire il Centro Italia potrebbe rivoluzionare il quadro politico. Silvio Berlusconi, spinto dal pressing della famiglia e dei vertici di Mediaset-Fininvest, starebbe accarezzando l'idea di chiedere di posticipare il referendum istituzionale al prossimo anno. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, attraverso gli sherpa Gianni Letta e Niccolò Ghedini, si sarebbe ricostituito l'asse tra l'ex Cavaliere e il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Quando il responsabile del Viminale ha parlato di rinvio "se le opposizioni sono d'accordo" non pensava né ai 5 Stelle né alla Lega ma proprio a Forza Italia. E Berlusconi potrebbe uscire presto allo scoperto chiedendo di rinviare il voto a causa dell'emergenza sisma.
Un assist dell'ex Cav al governo e al Pd. Anche se da Palazzo Chigi hanno smentito categoricamente la possibilità di posticipare il referendum al 2017, ambienti renziani non escludono questa eventualità visti anche i sondaggi sempre più negativi per il premier. Dietro la mossa di Berlusconi ci sarebbe il progetto del leader azzurro di mollare Lega e Fratelli d'Italia per tornare al centro con Ncd-Area Popolare, i verdiniani di Ala, gli ex montiani e Fare! di Flavio Tosi. Ecco perché Berlusconi ha rilanciato il sistema elettorale proporzionale che non garantisce (visto il tripolarismo) una maggioranza assoluta ma che lascia aperta dopo il voto la possibilità per il centro di formare un governo con il Pd. E la richiesta di rinvio del referendum, concordata con Alfano, sarebbe proprio il segnale a Renzi che in un futuro molto vicino si può tornare a trattare. Sul fronte Forza Italia, da segnalare la smentita secca del capogruppo al Senato Paolo Romani: "Non ci sarà alcuna scissione. Qualsiasi iniziativa verrà presa all'interno del partito".