Politica
Trattativa Stato-mafia, i legali di Mori: "Report interferisce col processo"
I legali di Mario Mori e Antonio Subranni denunciano l'interferenza di Report col processo della cosiddetta trattativa Stato-mafia che li vede coinvolti
In una lettera inviata al Capo dello Stato Sergio Mattarella (che oggi ha nominato 25 nuovi Cavalieri del Lavoro), al ministro della Giustizia Marta Cartabia, al vice presidente del Csm David Ermini, al presidente della commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini, al presidente della commissione Antimafia Nicola Morra e al presidente della Rai Marcello Foa, i legali dei due ex ufficiali dell'Arma Mario Mori e Antonio Subranni, gli avvocati Basilio Milio e Francesco Romito denunciano le "interferenze" della trasmissione Report, andata in onda il 24 maggio su Rai 3, con il processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia in cui i due carabinieri sono imputati.
"Nonostante la espressa richiesta di rinviare la trasmissione di qualche settimana, attesa l'imminente definizione del processo di appello, nell'ambito del quale, proprio il 24 maggio, è iniziata la requisitoria, e nonostante la piena ed incondizionata disponibilità dei sottoscritti a fornire ogni risposta a quesiti posti e documenti utili alle vicende da trattare, al fine di garantire un'informazione completa ed obiettiva, nessuno degli autori e dei giornalisti ha ritenuto di contattarci", dicono. "Ci si domanda - scrivono i due avvocati - se le ragioni siano da rinvenire nel fatto che l'obiettivo esclusivo era quello di realizzare un'intervista da inserire nella ricostruzione teorematica e faziosa già premeditata, quasi a mo' di 'legittimazione' della trasmissione nella quale sono stati rappresentati al pubblico televisivo, come certi ed acquisiti, i risultati di un'inchiesta giornalistica su presunti rapporti tra l'associazione Cosa nostra ed esponenti politici, della massoneria e delle istituzioni e, tra questi ultimi, il generale Mori".
"Tale inchiesta giornalistica, - aggiungono - realizzata ancora una volta con un approccio rivelatosi del tutto deficiente dei necessari requisiti di completezza ed imparzialità, tratta talune vicende che hanno interessato Mori, utilizzando alcuni documenti smentiti da altri mai citati, manipolando intercettazioni, omettendo di citare sentenze ormai irrevocabili anche da circa un ventennio, così determinando oggettivamente una indebita interferenza sul processo in corso".