Politica

Ue, Meloni vuole spingere i partiti di destra ad allearsi con Ppe e liberali

Di Alberto Maggi

Il piano della premier in Europa dopo il riavvicinamento (a distanza) di Madrid con Marine Le Pen

Meloni non ha come obiettivo un gruppo unico dei partiti di destra Ue

 

Passerà in archivio come il riavvicinamento tra Marine Le Pen e Giorgia Meloni, quello avvenuto ieri - seppur a distanza - in occasione della kermesse di Vox a Madrid. Le Pen, interrogata dai giornalisti italiani, evidenzia i punti di contatto con Meloni e archivia così l’incidente diplomatico dello scorso febbraio quando, durante un evento della Lega, sferrò un duro attacco alla leader di FdI per la sua vicinanza a Ursula Von der Leyen.

Meloni, in videocollegamento da Roma, ribadisce (come sempre negli eventi di Vox lo fa in spagnolo fluente) ancora una volta la sua volontà di creare maggioranze alternative alle sinistre mentre l’immagine di Ursula sbiadisce sullo sfondo. Meloni ha dimostrato di saper maneggiare i suoi compagni di cordata, mantenendo un profilo istituzionale ma scegliendo prudentemente di non condividere con loro un palco fisico. E ha fatto bene, alla luce della crisi diplomatica tra Spagna e Argentina scatenata dal vulcanico presidente Milei che ha definito “corrotta” la moglie del premier iberico Sánchez.

Allo stesso modo sbaglierebbe chi pensasse ad un’accelerazione verso un gruppo unico delle destre: Meloni vuole dialogare con tutti ma non ha alcuna intenzione di condividere il timone con altri (o altre) leader ingombranti e, parlando con i suoi, si dice convinta di riuscire a traghettare molti partiti di destra verso governi di coalizione con popolari e liberali. In fondo è quello che sta già avvenendo in Italia, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca, Croazia, Olanda. Tutto il resto si giocherà dopo il voto dell’8 e 9 giugno e in questa chiave i meloniani di stretta osservanza derubricano l’immediata presa di distanza di Forza Italia da Le Pen con l'intervista di Affaritaliani.it al capogruppo azzurro al Senato Maurizio Gasparri. Niente di cui preoccuparsi, alla fine saranno come sempre i numeri a dettare la linea.