Politica
Vaccini, Draghi: "Ci siamo fatti ingannare". Mancano 100 mln di dosi promesse
Il premier durante il Consiglio europeo ha esortato von der Leyen a mettere alle strette le aziende farmaceutiche che non rispettano i contratti
Vaccini, Draghi: "Ci siamo fatti ingannare". Mancano 100 mln di dosi promesse
Mentre il Coronavirus continua ad essere un'emergenza in Italia e nel mondo, in Europa si torna a parlare dei vaccini che scarseggiano e dei contratti firmati con le case farmaceutiche non rispettati. Mario Draghi per la terza volta ha alzato la voce in Ue. Lo ha fatto durante il Consiglio europeo di ieri, rivolgendosi ai capi di Stato degli altri Paesi ma soprattutto alla presidente dell'Ue Ursula von der Leyen. "L’Unione europea - spiega Draghi - deve far sentire la propria voce, anche con decisioni molto risolute, dando corpo al timore di non riuscire a mantenere gli impegni con i propri cittadini. Non possiamo restare inermi di fronte al mancato rispetto dei contratti", da parte delle case farmaceutiche, in particolare di AstraZeneca. Perché "i cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati» dalle multinazionali dei vaccini".
È il caso di AstraZeneca, che si era impegnata per 120 milioni di dosi nel primo trimestre ed è arrivata a malapena a 18 milioni sui 30 milioni attesi. Sul meccanismo per l’export - si legge sul Corriere della Sera- si sono registrate divisioni tra gli Stati Ue, con Irlanda, Belgio, Danimarca, Svezia e Olanda che temono un impatto sulle catene di fornitura. I leader nella dichiarazione finale riconoscono "l’importanza delle catene di valore globali". Il cuore del problema è lo scontro con il Regno Unito, verso il quale sono partiti 11 milioni di vaccini da febbraio ma nessuno in direzione opposta.