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2 giugno, ripartire con la fiducia nel prossimo e nel domani

In occasione del 74° Anniversario della repubblica Italiana, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parteciperà alla cerimonia di deposizione della corona d’alloro in Onore dei Caduti, presso il Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari.

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“Il 2 Giugno del 1946 - dichiara il presidente Emiliano - iniziò per gli italiani un cammino nuovo, lungo e travagliato, ma anche fecondo nella ricostruzione di un Paese che usciva dalla guerra. Alla scelta della Repubblica seguì l'elezione, per la prima volta col voto delle donne, dell'Assemblea Costituente, e poi l'approvazione della nostra Costituzione, autentica Carta dei valori e dei principi in cui riconoscersi".

"Festeggiare il 2 Giugno, quindi - aggiunge Emiliano - vuol dire, fare memoria di ciò che accadde, vuol dire continuare ad avere fiducia nel domani, vuol dire consolidare le basi e le motivazioni del nostro agire quotidiano individuale e collettivo".

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"Celebrare la nascita dello stato repubblicano, dopo il 25 aprile giornata della Liberazione ed il 1° maggio festa del Lavoro - conclude Emiliano - vale a riaffermare il significato profondo della nostra storia. Vuol dire far coincidere la nostra identità nell'idea stessa di una Repubblica nata dal ripudio del totalitarismo e della guerra e tesa ai valori della pace, della solidarietà e del pieno sviluppo dei diritti di libertà delle donne e degli uomini”.

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E il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, da via Gentile sottolinea: “Celebriamo il 74° anniversario della repubblica, il 2 giugno 2020, senza poterci ritrovare, ma con ancora più partecipazione e unione d'intenti. Nei 75 anni che ci separano dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, mai l'Italia e gli Italiani hanno dovuto affrontare una prova collettiva difficile quanto quella alla quale ci sta sottoponendo la pandemia, con le pesanti conseguenze sulla tenuta economica generale".

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"Questa ricorrenza ci ricorda un Paese piegato dal più grave conflitto della storia - continua Loizzo - ma capace di avviare la ricostruzione con una straordinaria prova di concordia nazionale. Tutti i partiti antifascisti, che avevano già messo da parte le divisioni ideologiche davanti all'esigenza di sconfiggere la dittatura e di cacciare i nazisti, cominciarono a scrivere la Costituzione partendo dalla scelta popolare dell'ordinamento repubblicano, nel referendum istituzionale del 2 giugno 1946".

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"Uomini di Stato, di politica e di governo, rappresentanti delle forze sociali, militanti dei partiti, intellettuali e cittadini offrirono il proprio contribuito alla crescita dell'Italia. Tra gli altri, si distinsero i pugliesi protagonisti del dopoguerra e del Novecento, ai quali il Consiglio regionale dedica studi e approfondimenti, aperti in particolare al mondo della scuola ed ai giovani: Aldo Moro, Giuseppe Di Vittorio, Gaetano Salvemini, senza dimenticare Giuseppe Di Vagno, martire per la democrazia e per gli ultimi, nel 1921".

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Salvemini con biblioteca

"Dal 1945, il progetto di un'Europa unita ha pacificato il continente nel quale sono nate le guerre più disastrose per l'umanità. Quell'idea di unione dei popoli d'Europa non va messa in discussione, un'Italia isolata, con una moneta debole e una prospettiva egoista, non avrebbe nessuna possibilità di superare la crisi economica che il Covid-19 ci lascerà in eredità negli anni a venire e che dovremo affrontare con una solidale visione collettiva, dando priorità agli interessi del Paese e dei cittadini, prima e sopra quelli di parte e di partito.Non dobbiamo tradire l'esempio di chi ci ha preceduto a metà del XX secolo: solo una rinnovata unità potrà farci superare questa difficile prova della storia”.

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Anche il Sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, in una nota ricorda che: "I valori di libertà e democrazia che oggi celebriamo e che sono fondanti delle istituzioni e del sistema democratico in cui viviamo, vengono da lontano e testimoniano la forza che il nostro Paese", 

"L’Italia - aggiunge Cannito - che ha avuto tanto da risollevarsi dalla guerra e da venire fuori dalla dittatura fascista, alla fine ha scelto la sovranità del popolo. Settantaquattro anni dopo, quegli stessi valori ci hanno consentito di affrontare la crisi peggiore che si sia verificata dal dopoguerra a oggi, un’epidemia che ha scatenato, insieme all’emergenza sanitaria, anche quella economica e sociale del paese, a cui è stato possibile farfronte grazie al senso di responsabilità della stragrande maggioranzadei cittadini".

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"Le celebrazioni previste - ribadisce il sindaco Cannito - così come già avvenuto in occasionedella Festa della Liberazione e di tutte le altre ricorrenze che si sono succedute, laiche e religiose, si svolgeranno in maniera sobria, con la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai Caduti in guerra. Seguirà un momento di riflessione in Prefettura, dove il Prefetto Maurizio Valiante, incontrando i soli sindaci della provincia, leggerà il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella".

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"Auguro a tutti una buona Festa della Repubblica, che sia una occasionedi riflessione sulla nostra storia, ma anche sul presente, sulla responsabilità civile che deve guidare le scelte della vita quotidiana di ciascuno di noi per il bene comune".

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E rispondendo ai giornalisti, a margine della cerimonia del 2 Giugno presso il Sacrario Militare di Bari, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha dichiarato: “Durante questo periodo così complicato, voi operatori dell’informazione, avete comunque svolto il vostro lavoro, eravate in giro, avete preso i vostri rischi e avete fatto quello che la Costituzione prescrive come la base della democrazia. E quindi volevo ringraziarvi. Oggi è la festa della Repubblica, e la base della Repubblica è data da libertà fondamentali".

"Queste libertà fondamentali sono una collegata all’altra - ha aggiunto emiliano - quella principale è quella di poter essere liberi di poter esprimere il proprio pensiero, di poter criticare chi governa e soprattutto di poter essere informati, perché essere informati è la cosa più importante che esiste". 

"In questo periodo voi siete stati in grado di educare un popolo all’epidemiologia, lo avete fatto ovviamente con tutti i limiti umani, non c’è dubbio, non è che tutto è andato perfettamente. Però, se adesso possiamo festeggiare la Repubblica riaprendo il Paese e facendolo funzionare è perché abbiamo un "esercito“ di italiani che conosce il virus, che è in grado di gestire bene i dispositivi di protezione, è in grado soprattutto di rispondere in caso di necessità, alle misure che sono ancora possibili, per immediatamente aggredire e circondare i contagi che eventualmente dovessero manifestarsi in questa fase di apertura. 

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"Volevo dedicare veramente a voi, a tutti quelli che hanno lavorato in sanità, che hanno lavorato alla protezione civile, alle forze dell’ordine. Diciamo la verità - ha concluso il Governatore - ai soliti, possiamo chiamarli così, a quelli che qualunque cosa accada, dal terrorismo alla mafia, alla grande corruzione o alle pandemie, sono sempre stati in prima linea per difendere la Costituzione e difendere la Repubblica. Grazie a tutti”. 

(gelormini@gmail.com)

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