Aeroporti di Puglia - Commissione Bilancio approva debito fuori bilancio
In Comm. Bilancio è stato approvato il DL di riconoscimento come debito fuori bilancio dell’IVA applicabile sul trasferimento risorse Regione/Adp.
In Commissione Bilancio è stato approvato a maggioranza il disegno di legge di riconoscimento come debito fuori bilancio dell’IVA applicabile sul trasferimento di alcune annualità delle risorse finanziarie dalla Regione ad Aeroporti di Puglia, per sviluppare il traffico low-cost avvenuto tra il 2009-2014 e 2014-2019.
La somma quantificata è di 10.541.000 euro (a fronte di un imponibile che sfiora i 48 milioni di euro) e si riferisce alle iniziative per la campagna di comunicazione di Ryanair sostenute dal novembre 2014 a tutto il 2017.
Su proposta di Ruggero Mennea è stato approvato (favorevoli M5S e PD, contrari I Popolari, astenuti DIT, FI e per prassi il presidente della Commissione, Fabiano Amati), un emendamento con il quale si richiede la verifica da parte degli organi di controllo regionali, di eventuali responsabilità degli organi amministrativi di AdP. Il voto è stato preceduto dall’audizione sull’argomento, richiesta dalla consigliera Antonella Laricchia, dell’assessore ai trasporti Gianni Giannini (ha rimarcato come la mancata approvazione di debiti accertati determini una responsabilità collegiale) e per AdP del direttore generale Marco Franchini.
Nel suo intervento la consigliera Laricchia ha sostenuto come alla copertura del debito avrebbe potuto far fronte direttamente AdP, attingendo dalle riserve finanziarie, piuttosto che addebitarle alla Regione. L’assessore Giannini ha riscostruito la genesi del debito fuori bilancio, quale violazione degli obblighi di fatturazione sui trasferimenti delle risorse della Regione finalizzati alla Campagna di Comunicazione ed affidati per la gestione ad AdP, contestati a conclusione di un accertamento tributario di cui è stata oggetto nei mesi scorsi la società aeroportuale.
Secondo gli accertatori AdP avrebbe dovuto continuare ad emettere fattura, assoggettandola ad IVA, come avvenuto anche in anni antecedenti al novembre 2014, anche quando, secondo la posizione di di AdP, una armonizzazione contabile avrebbe consentito di modificare fiscalmente il regime di trasferimento delle risorse.
Una vicenda comunque complessa che vede AdP impegnata in un confronto con l’Agenzia delle Entrate e che, come ha ricordato il direttore generale di Aqp, Franchini, è sorta in una situazione caratterizzata da incertezza normativa e che accomuna i gestori di tutte le realtà aeroportuali nazionali, che ricorrono al trasferimento di risorse per incentivare il traffico low-cost.