Aeroporti, M5S: 'Serve un
piano di sviluppo globale'
M5S su trasporti in Puglia: "Ripensare nel complesso l’intero sistema aeroportuale pugliese"
“L’aeroporto di Grottaglie e quello di Brindisi potrebbero persino coesistere visto il numero sempre più alto di turisti che arrivano in Puglia durante l’anno, ma la Giunta deve presentare il prima possibile un piano per lo sviluppo di tutto il sistema aeroportuale pugliese”, lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante e Gianluca Bozzetti a margine delle audizioni che si sono tenute in II Commissione sulla richiesta di aprire ai voli civili l’aeroporto Arlotta di Grottaglie.
“Un anno fa - spiega Galante - l’allora assessore ai Trasporti Giannini aveva parlato di un bando per l’aeroporto di Grottaglie, ma poi niente è stato fatto. Ieri è stato istituito un tavolo permanente, che non vorremmo fosse solo un modo per prendere altro tempo. La sola cosa da fare è investire per rendere accoglibile l'aeroporto e capire se ci siano compagnie interessate a volare da Grottaglie. I cittadini sono stanchi di protocolli d’intesa per lo sviluppo economico del territorio (tra turismo, agroalimentare, innovazione tecnologica) che poi restano solo sulla carta e che sono utili unicamente come spot elettorali”.
“Nessuno è contrario allo sviluppo di altri aeroporti - dichiara Bozzetti - ma questo va fatto con una visione organica della regione e dei vari contesti territoriali. Bisogna creare le condizioni affinché le compagnie decidano di investire negli aeroporti pugliesi evitando che politiche campanilistiche mettano in contrasto i territori. Condivido e comprendo le preoccupazioni di Brindisi, che prima apprendono delle cancellazioni dei voli della Ryanair e poi sentono parlare di investimenti in nuovo scalo aeroportuale per voli civili a Grottaglie, ed è per queste ragioni che chiediamo in maniera forte al Presidente Emiliano e agli assessori competenti di ripensare nel complesso l’intero sistema aeroportuale pugliese, dopo un confronto e un approfondimento con tutti le realtà territoriali. Lo sviluppo dei territori non può continuare a prescindere dall’appartenenza geografica e politica dei singoli esponenti di un governo”.