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Agricoltura, Fitto (ECR-FdI): 'In arrivo 11mld. € dall'Europa'
Sintesi della seconda lezione della Scuola di Formazione Politica EUROPEA E TERRITORI voluta e organizzata da Raffaele Fitto (ECR-FdI).
“La guerra in Ucraina ha cambiato anche il modo di affrontare il tema dell’Agricoltura e le stesse strategie che l’Unione Europea deve mettere in campo dal prossimo primo gennaio 2023, quando partirà la nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria) fino al 2027”. Questo l'esordio di Raffele Fitto, il co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli d’Italia, introducendo la seconda lezione della Scuola di Formazione politica “EUROPA E TERRITORI”.
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“Oggi più che mai, quindi, è necessario - ha continuato Fitto - che l’Europa affronti i problemi in modo unitario, ma con una maggiore consapevolezza di ci? che oggi devono essere le Politiche Agricole europee, guardando al futuro, senza per? dimenticare gli errori che sono stati fatti anche in sede europea in questi anni. Per questo serve conoscere bene i meccanismi europei per aiutare davvero gli agricoltori".
"Questo è l’obiettivo della seconda lezione della Scuola di Formazione, il successo degli iscritti (oltre 400) dimostra come ci sia voglia di fare politica, ma in modo competente. Ho voluto che fra i relatori ci fosse il collega eurodeputato Paolo De Castro, perché nonostante la diversa posizione politica, insieme - ha sottolineato Fitto – abbiamo più volte lavorato in sinergia a Bruxelles, perché la Puglia non perdesse le risorse messe a disposizione dal PSR".
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"Questo, però, non giustifica l’insipienza e la responsabilità di chi ha gestito male nel passato queste risorse - ha ribadito Fitto - figuriamoci quanto sarebbero servite quelle risorse nei mesi scorsi e in questo periodo, invece ci troviamo dinanzi a dei recuperi e delle proroghe tutto a danno degli agricoltori”.
Il riferimento della guerra in Ucraina è stato anche l’incipit dell’intervento il Commissario europeo all’Agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski: “La guerra in Ucraina ci ha ricordato l’importanza della sicurezza alimentare, per tutti noi e in ogni momento. Con questo obiettivo in mente, la Commissione ha recentemente adottato una comunicazione sulla salvaguardia della sicurezza alimentare e rafforzamento della resilienza dei sistemi alimentari. Saremo al fianco del popolo e degli agricoltori dell’Ucraina".
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"La Commissione - ha precisato Wojciechowski - sta lavorando per assicurare che gli agricoltori ucraini abbiano accesso a mezzi di produzione necessari, come sementi e fertilizzanti, nonchè alle strutture di trasporto e stoccaggio. Ha anche mobilitato 93 milioni di euro in finanziamenti umanitari per la popolazione dell’Ucraina e della Moldavia e continuerà a lavorare con gli Stati membri e i partner internazionali per proteggere i Paesi vulnerabili dalle pressioni sulla disponibilit? di cibo e sui prezzi".
Relatori della scuola anche il componente della rappresentanza permanente italiana nell’Unione Europea, Francesco Tropea, che numeri alla mano ha elencato gli obiettivi della PAC - l’Italia ottiene il 10% del totale delle risorse -ricordando che nei prossimi sette anni (dal 2023 al 2027) saranno messi a disposizione dell’agricoltura italiana 10,6 miliardi di euro di solo risorse europee (solo per il vino 2,2 miliardi e 36 milioni l’anno per l’olio).
L’onorevole Paolo De Castro (S&D- Partito Democratico) ha sottolineato l’importanza della Pac, che quest’anno compie 60 anni di grandi successi per l’agricoltura. Con fierezza De Castro ha sottolineato che al contrario del settore energetico per quello che concerne l’agroalimentare l’Europa è una grande potenza agricola alimentare, visto che è primo esportatore al mondo (nel 2021 200mld di export, gli USA non arrivano a 130 ml).
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L’onorevole Veronika Vrecionová (ECR) ha condannato l’invasione da parte della Russia e esternato tutta la sua preoccupazione su ciò che accadrà sull’esportazione di grano, olio di girasole e mais prodotti all’Ucraina, che riuscirà a produrre anche il 60/70 di questi prodotti, ma molto probabilmente non riuscirà a commercializzarli, visto che le maggiori infrastrutture sono state distrutte dai bombardamenti. Ed ha auspicato che l’Europa si impegni in tal senso.
L’onorevole Salvatore De Meo (PPI-Forza Italia) ha auspicato, invece, che l’Europa sia in grado non solo di mettere a disposizione risorse, ma aiuti gli agricoltori a diventare protagonisti.
Infine il responsabile nazionale dell’Agricoltura di Fratelli d’Italia, il senatore Luca De Carlo, ha puntato il dito sui redditi bassi degli agricoltori e ha aggiunto: con simili redditi non si pu? chiedere maggiore qualità.
(gelormini@gmail.com)