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Agricoltura pugliese: Governo e Regione rispondono, Legacoop insoddisfatta
Levata di scudi delle organizzazioni di rappresentanza del comparto agricolo pugliese sulla situazione critica e sulle risposte istituzionali inadeguate.
Sulla questione gelata del 2018 e sulla morsa critica che attanaglia l'Agricoltura pugliese, ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria - Confagricoltura, Cia, Legacoop, Confcooperative e Agci - che avevano occupato la sala Guaccero del palazzo di via Capruzzi della Regione Puglia, aveva risposto il sottosegretario alle politiche agricole Franco Manzato con una telefonata arrivata nel corso della mobilitazione.
“Noi stiamo cercando di Intervenire al Senato - aveva detto Manzato - per derogare tutto il comparto assicurativo introducendo l’articolato per intervenire in maniera drastica. Quindi probabilmente qua al Senato riusciremo a far entrare l’emendamento, che consente l’intervento compensativo per i danni. I tempi non sono brevi, ma questo dà la possibilità in deroga a chi non ha assicurato, di poter intervenire sia sul potenziale agricolo sia per i danni di produzione lordo vendibile e quindi stiamo cercando di intervenire in maniera molto rapida però i tempi sono quelli della politica, quelli dell’approvazione. Ci vuole un po’ di pazienza - aveva concluso - poi arriveremo a dare questa deroga affinché si possa intervenire per il ripristino di tutto il potenziale agricolo. Quindi verranno ristorati i danni dando la possibilità anche alla Regione di chiedere la calamità".
A tal proposito, l’assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, anche lui al telefono aveva chiesto al sottosegretario che fosse il Governo a presentare l’emendamento che prevede la deroga: “Dobbiamo andare a trattare con il Mef - rispondeva Manzato - e fare tutti i passaggi necessari per poi arrivare all’approvazione, in sede di Bilancio. Cercheremo di fare il possibile questo è un impegno che ci siamo presi di risolvere il problema e cercheremo di farlo, ovviamente”.
Nella conversazione interveniva anche Gianni Porcelli di Confagricoltura: "Dopo tutto quello che è successo - ribadiva - su un iter normativo in cui negli anni passati questo tipo di deroghe erano normalissime, ci perdonerete un po’ di scetticismo per una calamità che ha devastato 90mila ettari”.
Alla fine della telefonata col rappresentante del Governo, interveniva anche il presidente Michele Emiliano: “Noi siamo qui, in queste circostanze che spaccano il cuore alle persone. Siamo con voi. Stiamo cercando in tutti i modi - sottolineava - di convincere il Governo che quello che è accaduto non è un fatto politico, ma è una catastrofe di sistema che se non viene bloccata rischia di inginocchiare non la Puglia ma l’Italia dal punto di vista olivicolo. Speriamo che il cervello gli funzioni e che lo riescano a comprendere. E comunque – ha concluso - grazie per la vostra iniziativa.
Le prime reazioni sono arrivate dai banchi dell'opposizione in Consiglio Regionale, con una nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, e del vicepresidente della IV Commissione Agricoltura, Domenico Damascelli: “Noi siamo con gli agricoltori e non da oggi: sono ormai anni che chiediamo alla Giunta Emiliano di uscire dallo stato di inazione in cui si trova per fermare la crisi che colpisce il settore. Oggi le organizzazioni sindacali hanno indetto lo stato di agitazione permanente e noi ne condividiamo le ragioni: fallimento del Piano di Sviluppo Rurale, Xylella che continua a decimare la nostra olivicoltura, gelate dello scorso febbraio che hanno messo in ginocchio le aziende senza il sostegno della politica".
"Abbiamo presentato interrogazioni, mozioni, richieste di audizione nelle Commissioni consiliari - hanno ribadito - Forza Italia ha compiuto e sta compiendo ogni sforzo per essere il ‘megafono’ dei nostri agricoltori. Il Psr rappresenta l’emblema della inefficienza della Regione, con una serie di ritardi ed errori il cui conto lo stanno pagando, e salato, gli agricoltori che hanno fatto investimenti facendo affidamento sulle risorse dei bandi, e l’indotto, dai fornitori ai consulenti".
Abbiamo indicato alla Giunta, con spirito costruttivo - hanno aggiunto Marmo e Damascelli - la strada che andava percorsa per eliminare l’oggetto del contendere davanti al Tar e consentire lo scorrimento delle graduatorie: andava cancellato l’indice di efficienza dai bandi. Se ci avessero dato ascolto, oggi non saremmo in una situazione che ha del paradossale, perché siamo ormai vicini al 2019 e non è stato speso un euro di una programmazione che riguarda il 2014/2020".
"Sulla Xylella è meglio stendere un velo pietoso: il batterio continua a cavalcare, mente Emiliano prometteva di abbattere la calamità entro 15 giorni dalla sua elezione. Sono passati tre anni - insistono gli esponenti di Forza Italia - e la situazione è invece precipitata drammaticamente: anziché operare per un’Autorità unica per la gestione e il contenimento del fenomeno, l’unica trovata di Emiliano - che per fortuna abbiamo bloccato in Consiglio regionale - è stata quella di un’agenzia utile solo a moltiplicare le poltrone ma non alla causa comune. Anche sulle calamità causate dalle gelate, stiamo cercando di attivare ogni canale utile a tutti i livelli istituzionali: Forza Italia, con il nostro coordinatore regionale alla Camera, l’on D’Attis, ed al Senato con il vice coordinatore, il sen Damiani, ha anche presentato emendamenti alla manovra e ordini del giorno affinché si potesse derogare alla normativa vigente, per consentire il godimento dei benefici previsti anche alle imprese sprovviste di polizza assicurativa al momento dei danni".
"La crisi olivicola è una realtà apocalittica - hanno segnalato - con una perdita del prodotto fino al 95%, E le fa seguito anche un calo drammatico degli indici occupazionali. C’è bisogno di un pressing forte, che coinvolga tutti, perché il Ministero riconosca lo stato di calamità naturale entro e non oltre il 31 dicembre. È questa la missione della mozione che abbiamo in cantiere: sollecitare il reperimento di risorse finanziarie straordinarie per aziende agricole, frantoi oleari e oleifici cooperativi, e ammortizzatori sociali per i lavoratori del comparto. Ma, soprattutto, ci vuole una politica del fare, che abbia volontà e competenza per dare risposte urgenti ad uno dei settori principali per il Pil della nostra Puglia”.
Ma anche da Legacoop arrivano note dolenti: "Sono inadeguate le risposte ricevute dalla Regione, nel corso dell’incontro che le Organizzazioni Agricole (C.I.A., Confagricoltura, Legacoop e Confcooperative) hanno avuto con l’assessore all’agricoltura Leonardo Di Gioia a seguito dello stato di agitazione dichiarato, con l’”occupazione simbolica” della Sala Finocchiaro del Palazzo del Consiglio Regionale.
"Pur volendo preservare lo spirito unitario di una battaglia fondamentale per il futuro dell’agricoltura pugliese, dobbiamo rimarcare una nostra profonda insoddisfazione per le risposte sino ad oggi ricevute. E’ questo il giudizio unanime delle Cooperative agricole consultate in via straordinaria ieri sera dalla nostra organizzazione".
E poi nella nota trasmessa, si rincara: "Ribadiamo la nostra assoluta non condivisione delle azioni sino ad oggi portate avanti dall’Assessorato all’Agricoltura nell’affrontare le problematiche del PSR. Demandare tutto alle decisioni della Giustizia (TAR) non riuscendo, dopo due anni, a fornire dati completi ed esaurienti sull’istruttoria di tutte (ribadiamo tutte) le domande di investimento presentate dagli agricoltori (depurandole subito da quelle che non hanno i requisiti minimi di ammissibilità previsti dalle leggi e dai bandi), vuol dire rimandare all’infinito la risoluzione del problema".
"Le aziende e le cooperative che, confidando sul possibile sostegno comunitario, hanno avviato importanti investimenti per innovare e sviluppare le proprie aziende, per dare lavoro, oggi si trovano in gravissime difficoltà anche alla luce delle calamità che hanno colpito il territorio pugliese. Gli effetti possono essere devastanti per il nostro tessuto produttivo."
"E’ indispensabile, dunque -si sollecita da Legacoop - un cambiamento di rotta e scelte coraggiose insieme al reperimento di nuovi fondi da tempo promessi e ancora non concretizzati: il Governo regionale deve dare una risposta definitiva sulla rimodulazione delle risorse già disponibili con il “patto per la Puglia”, oltre che sulla possibilità di accedere a ulteriori risorse aggiuntive, finalizzandole agli investimenti per le imprese agricole e per le cooperative agricole. A tal fine è indispensabile un confronto serrato con il Governo nazionale".
"Anche sul dramma XYLELLA - segnalano da legacoop - le risposte sono da anni inadeguate. Ribadiamo di fronte a un evento straordinario che ha messo in ginocchio l’intera olivicoltura salentina e che si sta estendendo all’intero territorio regionale, servono interventi altrettanto straordinari. Anche in questo caso è indispensabile un’azione concordata e combinata con il Governo nazionale, ognuno per i suoi compiti e responsabilità. Gli agricoltori sono stanchi e sfiduciati da palleggi di responsabilità e dall’assenza di una “visione” d’insieme per la rinascita dell’agricoltura salentina".
"Infine è inaccettabile, a 9 mesi di distanza dalle gelate straordinarie che hanno distrutto la produzione di oltre 90.000 ha di oliveti (il cuore dell’olivicoltura pugliese) - dichiarano in Legacoop - che non ci sia ancora la declaratoria ministeriale per accedere a sostegni economici di prima emergenza per dare la possibilità alle aziende e alle cooperative di far ripartire la produzione. Chiamiamo il Governo regionale, i parlamentari pugliesi, il governo nazionale a fare ognuno la sua parte, per dare risposte immediate e concrete alle questioni poste.
(gelormini@affaritaliani.it)