PugliaItalia

Alta Murgia servizio rifiuti
La Regione in affanno

Nino Sangerardi

Imballato nel silenzio l’esito dell’appalto per la raccolta e trasporto  dei rifiuti solidi in sei Comuni dell’Alta Murgia: Gravina, Santeramo, Grumo, Toritto, Poggiorsini, Altamura e Cassano Murge. Con i primi  cinque facenti capo all’Unione Comuni Alta Murgia (Unicam).

Bando indetto il 17 dicembre 2014. Valore 143 milioni di euro, durata sette anni. Criterio di aggiudicazione: proposta economicamente più vantaggiosa. Alla scadenza del termine, 9 aprile 2015, sono state presentate nove offerte dai seguenti raggruppamenti temporanei d’impresa (Rti) e imprese singole:

 -Rti Camassa Ambiente spa-IGW Rifiuti industriali srl

- Tra.de.co. srl

-Rti Dusty srl- Ditta Colombo Biagio srl

-Rti Ciclat Trasporti Ambiente soc.coop-Monteco srl

-Rti Ambiente 2.0 soc.consortile a r.l.-Native srl-Direnzo srl

-Rti Teknoservice srl-Azienda servizi vari spa-Raccolio srl

-Rti Impresa Sangalli Giancarlo& C. srl-AVR spa

-Linea Gestioni srl

- Rti Tekra srl-Avvenire srl.

A ideare e gestire l’affidamento è Consip spa.Società, al 100%, del Ministero delle Finanze.

Il 23 settembre 2014 l’amministratore delegato di Consip, Domenico Casalino (nominato nel 2011 durante l’ultima fase ministeriale di Giulio Tremonti - Governo Berlusconi, confermato nel 2012 dal Governo Monti) firma la convenzione “Servizio rifiuti” con il presidente dell’Unicam, Alesio Valente, sindaco Pd di Gravina in Puglia.

In data 12 giugno 2015 il Governo Renzi cambia i vertici di Consip. Nomina .l’ing. Luigi Marroni (ex assessore regionale alla Sanità della Toscana guidata da Enrico Rossi del Pd), al posto di Casalino,  presidente del consiglio di amministrazione Luigi Ferrara e consigliere Maria Chiara Ferrigno.

Mutamenti che avrebbero determinato ritardi nell’ultimazione  della gara rifiuti dell’Unicam? Non è dato sapere.

Si apprende invece che il compenso (commissione-aggio) in favore di Consip è di  2.300.000,00 euro, a carico del vincitore del concorso. Su quest’ultimo  la Regione Puglia non ha espresso alcun parere, né alcun indirizzo. Come risultano ignorate le molte centrali o cosiddette stazioni appaltanti della Regione, compresa InnovaPuglia spa, e la stessa Città Metropolitana di Bari, territorio di cui fanno parte i Comuni murgiani.

Legittimo che emerga più di una perplessità sul fatto che una Regione - dotata di oltre tre mila tra dipendenti, collaboratori e professionisti a tempo determinato - non sia in grado di amministrare “con le proprie forze” una concessione, in tema di rifiuti urbani, pari a 143 milioni di euro.