Altamura, il Microcredito Diocesano Sostegno ai giovani senza lavoro - Affaritaliani.it

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Altamura, il Microcredito Diocesano
Sostegno ai giovani senza lavoro

Mariella Colonna

Con il supporto del Microcredito Diocesano i giovani talentuosi di Altamura e dintorni potranno realizzare la loro idea imprenditoriale. Il progetto che mira ad ‘evangelizzare il mondo del lavoro’ come ha sottolineato don Mimmo Francavilla, presidente del Progetto Barnaba della diocesi di Andria, è stato presentato ad Altamura nell’auditorium Dimarno Group dall’arcivescovo Giovanni Ricchiuti della diocesi di Acquaviva della fonti, Gravina ed Altamura, che lo ha illustrato in collaborazione con don Mimmo Natale, direttore dell’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro ed  Ernesto Lupis Rogges, animatore di comunità.  

microcredito crea occupazione
 

 

Il Microcredito Diocesano si inserisce in un più organico programma nazionale della Chiesa italiana che intende valorizzare le idee imprenditoriali giovanili offrendo una più semplice possibilità di accesso al creditoAd Altamura, ciò si realizza in sinergia con la Banca di credito cooperativo dell’Alta Murgia dovè stata depositata una somma iniziale pari a 65mila euro. Ciascun aspirante imprenditore (anche nullatenente) potrà attingere – previa accettazione del progetto – ad un importo massimo di 25mila euro a progetto al tasso del 3percento.

 

Altamura Federicus
 

L’idea si ispira alla tradizione cattolica dei Monti di Pietà e delle casse rurali sociali e nasce dalla volontà di voler rispondere alle esigenze di una fascia di popolazionespesso in difficoltà a ‘portare il pane a casa – ha chiosato l’arcivescovo Ricchiuti – perché senza lavoro non c'è dignità’.

 
Il Microcredito Diocesano è ‘una proposta di finanza etica – ha spiegato Sandro Mauro, responsabile nazionale Microcredito nel Progetto Policoro, primo esperimento ecclesiastico di lotta alla disoccupazione – che parte dal principio di valutare le persone per i loro progetti e non per le garanzie che possono offrireIn Italia sono nate – con questo progetto – 285 imprese che hanno dato lavoro a 456 persone’.

 

Gli sportelli diocesani – grazie anche alla figura dell’animatore di comunità - hanno il compito di orientare all'idea imprenditoriale, sviluppare il progetto ed il business planconoscere le opportunità legislative a disposizione, spiegare nelle scuole, parrocchie e luoghi di socialità, come affrontare le tematiche legate al mondo del lavoro. E soprattutto farsi garanti verso l’istituto di credito partner al fine di ottenere il prestito necessario per partire. Questa pratica allontana dal mondo dell’usura gli esclusi dal credito bancario

 

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