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Altamura piange Martimucci
Regione sarà parte civile
Cinque mesi in coma, poi la corsa disperata verso l'Austria - purtroppo inutile e fatale - per provare ad uscire da un incubo. Ma Domenico Martimucci non ce l'ha fatta.

L'Abbraccio di Altamura è stato corale, in circa cinquemila si sono ritrovati nello stadio "D'Angelo" per partecipare ai funerali del ragazzo di 26 anni, che tutti conoscevano come "il piccolo Zidane", rimasto ferito a marzo scorso nell'attentato alla sala giochi "Green Table".
Lutto cittadino proclamato dal sindaco Giacinto Forte e molte istituzioni presenti per testimoniare la tenuta di una "difesa alta" nei confronti delle mafie. Ai funerali erano presenti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il prefetto di Bari, Carmela Pagano, il questore, Antonio De Iesu, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Altamura, Nicola Abbasciano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, e diversi sindaci dell'entroterra murgiano-altamurano.

"Purtroppo non è la prima volta in cui partecipo all'ultimo saluto ad una vittima innocente di mafia", ha ricordato Michele Emiliano. "Oggi però l'emozione è stata molto forte. Migliaia di persone di Altamura, tantissime ragazze e tantissimi ragazzi, i suoi compagni di squadra, hanno voluto ricordare questo nostro figlio. Questa tragica perdita non può e non deve essere dimenticata. La Regione Puglia si costituirà parte civile nel processo contro i presunti colpevoli, saremo accanto alla famiglia di Domenico, e ci impegneremo per la comunità altamurana che oggi ha dato grande prova di civiltà e attaccamento ai valori dell'amore e della legalità".

"Oggi è il giorno in cui abbiamo salutato Domenico ad Altamura, una città straordinariamente civile, che si è raccolta in questo stadio davvero rendendomi orgoglioso di essere presidente della Regione Puglia”, ha poi aggiunto il Presidente della Regione Puglia. “Lo hanno fatto con compostezza, senza ira e senza desiderio di vendetta. Però è chiaro che quello che è accaduto è inaccettabile. Come ho già detto, la Regione Puglia si costituirà parte civile nel processo alle persone che sono indiziate di avere commesso questo reato. Lo seguiremo con attenzione. E soprattutto cercheremo di rendere omaggio alla città dopo questi eventi sostenendo tutte le azioni di antimafia sociale e di lotta all'illegalità come ha chiesto padre Nunzio, il parroco che ha seguito la famiglia di Domenico sin da piccolo".
(gelormini@affaritaliani.it)