Un'occasione, per Fabio Romito, per ribadire la propria candidatura a sindaco della Lega e, infatti, l’incontro con gli esercenti commerciali è diventato il modo per presentare le pillole di quello che potrebbe essere il suo programma elettorale.
Misure specificamente pensate per i commercianti come finanziamenti per le attività, un nuovo piano parcheggi, la limitazione per le aperture dei centri commerciali, la regolamentazione dei saldi e l’abolizione delle tasse insegne, ma anche azioni di più ampio respiro a vantaggio della vivibilità complessiva del territorio: dall'illuminazione pubblica alla gestione dei rifiuti, e alla sicurezza nelle periferie. E poi, l’istituzione della consulta del commercio, una proposta lanciata da Romito già nello scorso agosto.
“Ho accettato di candidarmi a sindaco perché noi questa città la possiamo cambiare - ha detto Romito al termine di un appassionato intervento - abbiamo un lungomare lunghissimo, tra i più belli d’Italia; abbiamo uno dei Santi più venerati e amati nel mondo; abbiamo borghi che sono autentiche perle e vivono di un turismo destagionalizzato, come Polignano o Giovinazzo. Insomma, abbiamo le carte in regola per non elemosinare nulla da nessuno, eppure la nostra città sistematicamente salta agli onori della cronaca per i disservizi”.
Uno su tutti, lo ‘scandalo’ del tribunale arrangiato nelle tendopoli a cui si sarebbe arrivati, secondo Romito, a causa dei ripetuti ‘no’ dell’Amministrazione alla Cittadella della Giustizia, un polo destinato alla giustizia penale, mai realizzato per via di un battaglia giudiziaria con il Comune di Bari, che è arrivata fino alla Corte Europea. Ma anche la ‘mala-gestio’ della Polizia Municipale, un corpo non adeguatamente utilizzato dall’Amministrazione comunale e una problematica, questa, per la cui risoluzione, il consigliere comunale lancia una prima promessa: “Da Sindaco, farò come Di Cagno Abbrescia - ha spiegato Romito - ed, ogni mattina salirò a bordo di una volante con una pattuglia per seguire gli agenti nella gestione dei compiti sul territorio”.
Un'occasione, per Fabio Romito, per ribadire la propria candidatura a sindaco della Lega e, infatti, l’incontro con gli esercenti commerciali è diventato il modo per presentare le pillole di quello che potrebbe essere il suo programma elettorale.
Misure specificamente pensate per i commercianti come finanziamenti per le attività, un nuovo piano parcheggi, la limitazione per le aperture dei centri commerciali, la regolamentazione dei saldi e l’abolizione delle tasse insegne, ma anche azioni di più ampio respiro a vantaggio della vivibilità complessiva del territorio: dall'illuminazione pubblica alla gestione dei rifiuti, e alla sicurezza nelle periferie. E poi, l’istituzione della consulta del commercio, una proposta lanciata da Romito già nello scorso agosto.
“Ho accettato di candidarmi a sindaco perché noi questa città la possiamo cambiare - ha detto Romito al termine di un appassionato intervento - abbiamo un lungomare lunghissimo, tra i più belli d’Italia; abbiamo uno dei Santi più venerati e amati nel mondo; abbiamo borghi che sono autentiche perle e vivono di un turismo destagionalizzato, come Polignano o Giovinazzo. Insomma, abbiamo le carte in regola per non elemosinare nulla da nessuno, eppure la nostra città sistematicamente salta agli onori della cronaca per i disservizi”.
Uno su tutti, lo ‘scandalo’ del tribunale arrangiato nelle tendopoli a cui si sarebbe arrivati, secondo Romito, a causa dei ripetuti ‘no’ dell’Amministrazione alla Cittadella della Giustizia, un polo destinato alla giustizia penale, mai realizzato per via di un battaglia giudiziaria con il Comune di Bari, che è arrivata fino alla Corte Europea. Ma anche la ‘mala-gestio’ della Polizia Municipale, un corpo non adeguatamente utilizzato dall’Amministrazione comunale e una problematica, questa, per la cui risoluzione, il consigliere comunale lancia una prima promessa: “Da Sindaco, farò come Di Cagno Abbrescia - ha spiegato Romito - ed, ogni mattina salirò a bordo di una volante con una pattuglia per seguire gli agenti nella gestione dei compiti sul territorio”.
Un'occasione, per Fabio Romito, per ribadire la propria candidatura a sindaco della Lega e, infatti, l’incontro con gli esercenti commerciali è diventato il modo per presentare le pillole di quello che potrebbe essere il suo programma elettorale.
Misure specificamente pensate per i commercianti come finanziamenti per le attività, un nuovo piano parcheggi, la limitazione per le aperture dei centri commerciali, la regolamentazione dei saldi e l’abolizione delle tasse insegne, ma anche azioni di più ampio respiro a vantaggio della vivibilità complessiva del territorio: dall'illuminazione pubblica alla gestione dei rifiuti, e alla sicurezza nelle periferie. E poi, l’istituzione della consulta del commercio, una proposta lanciata da Romito già nello scorso agosto.
“Ho accettato di candidarmi a sindaco perché noi questa città la possiamo cambiare - ha detto Romito al termine di un appassionato intervento - abbiamo un lungomare lunghissimo, tra i più belli d’Italia; abbiamo uno dei Santi più venerati e amati nel mondo; abbiamo borghi che sono autentiche perle e vivono di un turismo destagionalizzato, come Polignano o Giovinazzo. Insomma, abbiamo le carte in regola per non elemosinare nulla da nessuno, eppure la nostra città sistematicamente salta agli onori della cronaca per i disservizi”.
Uno su tutti, lo ‘scandalo’ del tribunale arrangiato nelle tendopoli a cui si sarebbe arrivati, secondo Romito, a causa dei ripetuti ‘no’ dell’Amministrazione alla Cittadella della Giustizia, un polo destinato alla giustizia penale, mai realizzato per via di un battaglia giudiziaria con il Comune di Bari, che è arrivata fino alla Corte Europea. Ma anche la ‘mala-gestio’ della Polizia Municipale, un corpo non adeguatamente utilizzato dall’Amministrazione comunale e una problematica, questa, per la cui risoluzione, il consigliere comunale lancia una prima promessa: “Da Sindaco, farò come Di Cagno Abbrescia - ha spiegato Romito - ed, ogni mattina salirò a bordo di una volante con una pattuglia per seguire gli agenti nella gestione dei compiti sul territorio”.
Fabio Romito (Lega) incontra i commercianti baresi nel quadro degli incontri con professionisti ed operatori commerciali in vista delle Amministrative 2019.
‘Fabio Romito ascolta la voce del commercio’, questo il nome dell’evento presso l’Hotel Excelsior di Bari, per stimolare il centrodestra barese che sul fronte elezioni amministrative 2019 sembra essere in alto mare, sull'individuazione del possibile candidato della coalizione.
Un'occasione, per Fabio Romito, per ribadire la propria candidatura a sindaco della Lega e, infatti, l’incontro con gli esercenti commerciali è diventato il modo per presentare le pillole di quello che potrebbe essere il suo programma elettorale.
Misure specificamente pensate per i commercianti come finanziamenti per le attività, un nuovo piano parcheggi, la limitazione per le aperture dei centri commerciali, la regolamentazione dei saldi e l’abolizione delle tasse insegne, ma anche azioni di più ampio respiro a vantaggio della vivibilità complessiva del territorio: dall'illuminazione pubblica alla gestione dei rifiuti, e alla sicurezza nelle periferie. E poi, l’istituzione della consulta del commercio, una proposta lanciata da Romito già nello scorso agosto.
“Ho accettato di candidarmi a sindaco perché noi questa città la possiamo cambiare - ha detto Romito al termine di un appassionato intervento - abbiamo un lungomare lunghissimo, tra i più belli d’Italia; abbiamo uno dei Santi più venerati e amati nel mondo; abbiamo borghi che sono autentiche perle e vivono di un turismo destagionalizzato, come Polignano o Giovinazzo. Insomma, abbiamo le carte in regola per non elemosinare nulla da nessuno, eppure la nostra città sistematicamente salta agli onori della cronaca per i disservizi”.
Uno su tutti, lo ‘scandalo’ del tribunale arrangiato nelle tendopoli a cui si sarebbe arrivati, secondo Romito, a causa dei ripetuti ‘no’ dell’Amministrazione alla Cittadella della Giustizia, un polo destinato alla giustizia penale, mai realizzato per via di un battaglia giudiziaria con il Comune di Bari, che è arrivata fino alla Corte Europea. Ma anche la ‘mala-gestio’ della Polizia Municipale, un corpo non adeguatamente utilizzato dall’Amministrazione comunale e una problematica, questa, per la cui risoluzione, il consigliere comunale lancia una prima promessa: “Da Sindaco, farò come Di Cagno Abbrescia - ha spiegato Romito - ed, ogni mattina salirò a bordo di una volante con una pattuglia per seguire gli agenti nella gestione dei compiti sul territorio”.
"Rimettere le cose in ordine" è la priorità dichiarata da Romito, che dipinge con toni apocalittici gli anni in cui la città è stata governata dal centrosinistra: “Sono stati anni in cui anziché parlare di giovani e associazionismo si è parlato di poltrone e clientelismo. E, poi, siamo testimoni della beffa di vederli scendere in piazza solo quando si parla di fascismo”, ha detto concludendo lo stesso Romito, riferendosi agli ultimi fatti di cronaca, ovvero gli scontri di piazza durante un corteo anti-Salvini.