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Anche Iurlaro con Verdini, il senatore abbandona Forza Italia

Antonio Bucci

Bari – Un altro big abbandona la nave azzurra. Dopo Francesco Amoruso è Pietro Iurlaro a cedere alle sirene verdiniane. Il senatore francavillese segue l’ex collega di partito e sigla l’addio al gruppo forzista, ufficializzando l’adesione ad ALA: “Il fermento politico in atto richiede tutt’altro rispetto a quei giochi di potere, a quelle antipatie e simpatie personali portate agli estremi tanto in aula quanto nelle segreterie, a quelle prese di posizione alle volte per me inspiegabili da comprendere e impossibili, invece, da spiegare in strada, tra la gente. Persino a casa, tra gli affetti”, argomenta in un comunicato, pur dicendosi grato al partito e a Silvio Berlusconi “per quanto ricevuto in tre lustri di militanza”.

VitaliLuigi
 

Ad anticipare la separazione è un rumour repentino, trapelato dalle stanze romane e poi confermato dalle parole dell’ex consigliere regionale. Già dirigente Cisl, assessore provinciale al lavoro e vicino al coordinatore pugliese dei berlusconiani, Gino Vitali, meno di due settimane fa era stato proprio Iurlaro a schierarsi a difesa dell’ex Sottosegretario alla Giustizia, mentre un altro rumour dava il turese Michele Boccardi in procinto di assumere la guida dei forzisti del Tacco. Poi è andata diversamente ed ancora ieri Vitali esibiva la dedica con la quale l’ex Cavaliere gli rinnovava piena fiducia a capo del partito. Evidentemente, non è bastato a convincere il neo verdiniano a restare: “Voglio contribuire nel portare avanti quelle riforme che ci chiede la nostra gente e ci chiede l’Europa”, spiega, “Ritengo che il mio addio ai tanti amici di Forza Italia e al presidente Silvio Berlusconi sia da intendersi come un più banale e meno drammatico arrivederci perché certo, anche, che le profonde mutazioni in atto nella politica italiana ci porteranno in futuro sulla stessa strada. Quella del Popolo sovrano, della buona politica e, soprattutto, del tempo. Giudice implacabile e metro affidabile”.

Quagliariello Alfano 2
 

Gli equilibri nazionali del centrodestra, dunque, passano ancora una volta dalla Puglia, se si conta il duplex Amoruso – Iurlaro, appena battezzato dal braccio destro del Rottamatore fiorentino, e l’avvicinamento a grandi passi di Gaetano Quagliariello (e dei suoi fedelissimi?) al progetto dei Conservatori di Raffaele Fitto, probabilmente attraverso la sponda dei senatori vicini all’ex leghista Flavio Tosi. Da Forza Italia non stanno a guardare: l’ennesimo strappo potrebbe arrivare nientemeno che da Lecce, roccaforte storica dell’ex Ministro di Maglie, nella quale la pattuglia azzurra accoglie il suo quinto consigliere, Fernando Calò, e si starebbe orientando verso l’uscita dalla maggioranza del fittiano Paolo Perrone, chiudendo a qualsiasi ipotesi di un posto in Giunta e aprendo anzitempo la partita a scacchi che porterà - nel 2017 - alla scelta del nuovo inquilino di Palazzo Carafa.

(a.bucci1@libero.it)